25 Ottobre 2021 - 15:42
ROMA - «Bisogna prendersi cura dei più fragili e fare di tutto per alleviare le loro sofferenze. L’eutanasia, al contrario, vuole sbarazzarsi facilmente dei sofferenti, quasi come se fossero moscerini da schiacciare» è il commento di Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia Onlus, sulla campagna di affissioni shock contro l’eutanasia partita oggi a Roma.
I manifesti, apparsi nella capitale, mostrano una persona visibilmente malata e sofferente accovacciata sul palmo di una mano accogliente, dall’alto invece incombe un pugno chiuso pronto a sopprimerla, «proprio come vorrebbe fare chi spinge per l’eutanasia legale», spiega Jacopo Coghe, vicepresidente della Onlus. «Uccidere chi soffre, uccidere chi è anziano o abbandonato, significa perdere l’umanità. Dobbiamo invece restare umani, applicare la legge 38 sulle cure palliative sempre ignorata dal nostro Governo amante della “cultura dello scarto”, e quindi salvaguardare la vita fino al suo termine naturale, aiutando chi soffre anziché eliminarlo come un rifiuto».
«Chiediamo - precisa la nota di Pro Vita & Famiglia - che la proposta di legge in discussione alla Camera venga respinta senza se e senza ma. L’Italia è un paese civile, con valori di solidarietà e umanità, sarebbe assurdo e barbaro legalizzare il suicidio dei più fragili e indifesi» e divenire quindi l’ottavo Paese al mondo (su 194) che hanno legalizzato il suicidio assistito.
La campagna di affissioni, inoltre, dopo Roma toccherà le principali città italiane come Napoli, Milano e Bologna e proseguirà a livello locale su tutto il territorio nazionale.
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