04 Maggio 2020 - 10:34
Due persone arrestate, 19 denunciate e il sequestro di 36 kg di oro, di contanti per circa 660.000 euro e di cinque auto. È il bilancio di un’operazione del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Como, coordinata dalla Procura comasca, con al centro il riciclaggio di proventi di reati tributari, attraverso il trasferimento fraudolento di valuta in contanti e di oro da investimento coniato in monete, da e per la Svizzera. Un fenomeno, spiega la Gdf, «che caratterizza la provincia comasca che non solo è situata sul confine con la Svizzera, ma si colloca anche a metà strada del crocevia finanziario che collega Lugano a Milano». Trasferimenti illeciti che avvenivano, stando alle indagini, su «auto cariche di oro e valuta, nascosti in ben occultati doppifondi, guidate da moderni spalloni che corrono lungo la tratta autostradale che unisce i due capoluoghi». I vertici dell’associazione criminale gestivano, stando alle indagini, «oltreconfine intermediari finanziari, nella forma per lo più di società fiduciarie o di cambiavalute, curando, su esplicita richiesta del cliente finale, il flusso finanziario dalla Svizzera all’Italia» con la «monetizzazione dei flussi finanziari esteri e, successivamente, il trasferimento dei fondi mediante spalloni dall’Italia alla Svizzera».
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