03 Marzo 2020 - 10:43
Il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca obbligatoria, dei beni e delle disponibilità riconducibili a due delle società coinvolte nella frode 'carosello', una con sede a Prato ed una a Milano, nonché dei rispettivi amministratori di fatto, per un importo equivalente al profitto dei reati accertati nei loro confronti, quantificato in circa 3,9 milioni di euro è stato effettuato nei giorni scorsi dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria della guardia di finanza di Prato che hanno eseguito un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Prato. Nello scorso mese di novembre i finanzieri, nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata 'Gagaro', fanno sapere gli investigatori in una nota, hanno sgominato un’associazione a delinquere - operante a Prato, Livorno, Pistoia ed in altre località - dedita da circa sei anni a reiterate 'frodi carosello', sottoponendo a misura cautelare 17 responsabili. In particolare, questi ultimi avevano posto in essere un imponente giro di fatture per operazioni inesistenti nel settore del commercio di materie plastiche, per un importo complessivo superiore ai 200 milioni di euro, con un’iva evasa di circa 40 milioni di euro ed omessi versamenti di imposta per oltre 20 milioni di euro, prosegue la Gdf. Le successive indagini, coordinate dalla locale procura della Repubblica ed eseguite anche attraverso la disamina della documentazione sequestrata, hanno consentito di cristallizzare ulteriori elementi probatori. Il sequestro ha riguardato i saldi attivi giacenti sui conti correnti bancari e tutte le disponibilità finanziarie riconducibili alle due aziende ed ai loro amministratori oltre che alcuni immobili, tra i quali spicca una villa signorile riconducibile all’amministratore della società pratese.
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