22 Novembre 2019 - 14:42
Non è punibile chi aiuta al suicidio "una persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetta da una patologia irreversibile, fonte di intollerabili sofferenze fisiche o psicologiche, ma che resta pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli». Non punibilità, però, a determinate condizioni, in particolare a partire da una «procedura medicalizzata». E la verifica delle stesse condizioni deve essere compiuta da una struttura pubblica del Servizio sanitario nazionale. Così la Consulta nelle motivazioni della sentenza sul fine vita.
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