10 Novembre 2019 - 11:25
Sono circa 150 gli avvisi di garanzia arrivati ad altrettanti pastori sardi per il blocco della strada statale 131 «Carlo Felice» all’altezza di Abbasanta (Oristano) a febbraio scorso, nei primi giorni della protesta. Lo rileva la Nuova Sardegna e lo conferma all’ANSA Gianuario Falchi, uno degli allevatori che è stato delegato al tavolo ministeriale delle trattative e che ora è finito nel registro degli indagati della Procura di Oristano per manifestazione non autorizzata, violenza privata aggravata in concorso e danneggiamento aggravato in concorso. «Dopo otto mesi arrivano le denuncie e non le soluzioni e questo non aiuta di certo - spiega amareggiato lo stesso Falchi - nel frattempo si deve convivere con un annata che è un disastro e con queste nuove spese legali per difenderci da un accusa che, secondo me, è infondata». «Abbiamo ricevuto la solidarietà di tutta Italia e l’unico che non ha capito cosa significava quella protesta e quanto è stato difficile gettare il latte è lo Stato. Sembra quasi che non ci sia più la possibilità di reclamare i propri diritti», conclude.
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