CRONACA
18 Aprile 2019 - 11:35
Il sottosegretario leghista ai Trasporti, Armando Siri, è indagato per corruzione dalla procura di Roma, nell'ambito di un'inchiesta palermitana. Tramite Paolo Arata, ex deputato di FI responsabile del programma Lega sull'Ambiente, Siri avrebbe avuto denaro per modificare una norma da inserire nel Def 2018 e favorire l'erogazione di fondi a imprese che operano nelle energie rinnovabili. Indagato a Roma e Palermo,Arata sarebbe stato in affari con l'imprenditore dell'eolico, Vito Nicastri, tra i finanziatori del boss latitante Messina Denaro.
"Non so niente. Non ho idea, non so di cosa si tratti. Devo prima leggere e capire. Ho letto di nomi che non so". Questo il primo commento di Siri, alla notizia che è indagato per corruzione dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta nata a Palermo. "Ma chi è Vito Nicastri? Mai sentito in vita mia, mai visto, non so proprio chi sia", afferma Siri. "Sicuramente non c'entro niente con vicende che possano avere risvolti penali. Mi sono sempre comportato nel rispetto delle leggi".
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