23 Novembre 2018 - 15:49
"Numerose e varie analisi biologiche, effettuate da diversi laboratori, hanno messo in evidenza la piena coincidenza identificativa tra il profilo genetico di ignoto 1, rinvenuto sugli indumenti della vittima, e quelle dell'imputato". Sono le motivazioni della Cassazione per la sentenza di Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio, la 13enne di Brem- bate di Sopra (BG)), scomparsa nel novembre 2010 e poi trovata morta. L'evidenza scientifica ha "valore di prova piena", scrivono i giudici.
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