02 Novembre 2018 - 09:37
Il malessere "è forte" e la posizione sulla Tav "amareggia e delude". Cosi il presidente di Confindustria, Boccia, in un'intervista al Quotidiano nazionale. Circa lo scontro tra l'esecutivo e l'Ue "il costo più rilevante riguarda il deterioramento del valore dei titoli del debito pubblico italiano detenuti dalle banche. Con la doppia conseguenza, negativa per le famiglie e le imprese, che il credito diventa più selettivo e dunque più difficile da erogare e questo sicuramente influirà negativamente sulla crescita", afferma Boccia.
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