14 Febbraio 2018 - 18:03
"Aiutare Fabo a morire era un mio dove- re,la Corte Costituzionale stabilirà se questo era anche un suo diritto". Così Cappato commenta il rinvio alla Consulta degli atti del processo in cui è imputato per aiuto al suicidio. E' "grato" ai giudici per aver "riconosciuto che non c'è stata alcuna alterazione della volontà di Fabiano Antoniani", dj Fabo. All'individuo va "riconosciuta la libertà" di decidere "come e quando morire" in forza di principi costituzionali, hanno detto i giudici, e Cappato non ha rafforzato il proposito suicidario.
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