10 Agosto 2017 - 12:10
La Dia di Reggio Calabria, su decreto della Corte d'appello, ha confiscato beni per 324 mln di euro a un imprenditore oleario, Vincenzo Oliveri, morto il 14 gennaio scorso. I beni, provento di una serie di truffe all'Unione europea, erano riconducibili agli eredi dell'imprenditore, tra i quali la moglie Domenica Rosa Carnovale ed i figli Giovanni e Matteo Giuseppe. La confisca riguarda 15 società nei settori agricolo-oleario e turistico-alberghiero ed 88 immobili, tra Toscana, Calabria e Abruzzo.
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