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CRONACA

Ue: scandalo fondi, Italia nel mirino

Daniele Duchi

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07 Marzo 2017 - 09:41

Collaboratori assunti con i soldi di Strasburgo ma impiegati in patria per lavorare al partito. Madri e parenti assunti con fondi pubblici europei. Repubblica rivela le presunte truffe al Parlamento europeo di deputati di Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Lega ed ex Pd. Nel mirino dell'Olaf, Ufficio antifrode Ue, Laura Comi (Fi) che dovrà restituire 126mila euro per aver assunto la madre; Agea (M5S), per aver assunto un imprenditore come assistente: Panzeri (ex Pd) dovrà rendere 83mila euro, Nencini (Psi) 455mila ma il debito sembra prescritto.

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