06 Febbraio 2017 - 11:35
La diffamazione su Facebook non può essere equiparata a quella sulla stampa. Lo ha sancito la V sezione della Corte di Cassazione - sentenza 4873/17 - respingendo il ricorso del procuratore di Imperia che aveva impugnato per "abnormità" l'ordinanza con cui il gip aveva riqualificato un fascicolo sugli "apprezzamenti" pubblicati da un imputato catanese nei confronti di un terzo. Per il giudice non è diffamazione aggravata dal fatto determinato e "dal mezzo della stampa", ma "semplice diffamazione aggravata dal mezzo di pubblicità".
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