18 Giugno 2015 - 14:17
La norma sui controlli a distanza contenuta nel decreto attuativo del Jobs Act non prevede alcuna liberalizzazione ed è "in linea con le indicazioni del Garante della Privacy". Lo precisa il ministero del Lavoro in una nota dopo le critiche, specie dei sindacati. La norma "adegua la normativa contenuta nello Statuto dei Lavoratori alle innovazioni tecnologiche" e fa "chiarezza". Non sono strumenti di controllo a distanza, si spiega, gli strumenti dati al lavoratore per 'rendere la prestazione lavorativa' come cellulari e pc.
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