13 Novembre 2014 - 17:56
CREMONA - La missione Rosetta è il frutto di un programma dell’Agenzia Spaziale Europea, al quale l’Italia partecipa per rispondere ai quesiti scientifici aperti sulle comete e sulla nascita del sistema solare. La sonda è stata lanciata dalla base di Kourou, in Guyana francese il 2 marzo 2004 con il vettore europeo Ariane 5.
Dal 1993 scienziati e ingegneri europei e statunitensi hanno messo in comune le loro conoscenze per realizzare un orbiter e un lender, una combinazione necessaria per scoprire i segreti di quel misterioso mondo ghiacciato che è una cometa. Come la stele da cui prende il nome che permise di decifrare gli antichi geroglifici egiziani, dai dati che riceveranno gli scienziati sperano scoprire molti segreti sull’origine del sistema solare e forse sull’origine della vita stessa. Il lancio originariamente previsto per febbraio 2003 con obiettivo la cometa 46P/Wirtanen, è stato rinviato di un anno a causa di problemi al lanciatore. È stato quindi necessario scegliere una nuova cometa di destinazione, la 67P/Churyumov-Gerasimenko, che ha un periodo orbitale di circa 7 anni e un nucleo di qualche chilometro. La sonda madre Rosetta, si è avvicinata in orbita al nucleo cometario ed ha rilasciato il lander di nome Philae che, per la prima volta nella storia delle esplorazioni spaziali, a causa della bassissima gravità si è aggrappato al corpo celeste per compiere analisi scientifiche.
Il lander Philae, grande circa 1metro cubo, pesante circa 100kg, è realizzato in fibra di carbonio ed è progettato per lavorare in diverse condizioni di temperatura, è dotato di un’antenna per le comunicazioni, attraverso l’orbiter, con la Terra. A bordo ci sono dieci strumenti scientifici per le analisi del materiale prelevato nei primi strati superficiali del corpo celeste. Si pensa che gli strumenti possano lavorare almeno per alcuni mesi. La sonda Rosetta ha compiuto un lungo e complicato tragitto lungo ben dieci anni; ha percorso 6,4 miliardi di kilometri attraverso il sistema solare per raggiungere il suo obiettivo, si è avvicinata tre volte alla Terra per sfruttare l’effetto “fionda gravitazionale”, cioè per ricevere la spinta che le ha permesso di aumentare la velocità e attraversare la fascia degli asteroidi e Marte nel febbraio 2007 per poi proseguire nello spazio verso la sua destinazione a tre unità astronomiche, circa 450 milioni di kilometri dal Sole. Enti di ricerca e industrie italiane hanno dato un contributo importante alla realizzazione della missione. Rosetta sarà a dicembre 2015 con la cometa nel punto di massima vicinanza al Sole per poi continuare con lei verso lo spazio profondo finché i pannelli solari le daranno energia. Auguriamoci che tutto funzioni per il meglio al fine di accrescere le nostre conoscenze.
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