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EUROPA

Batterie, Salini: «Crescono gli investimenti cinesi in Ue, sostenere le nostre imprese »

L'eurodeputato Fi-Ppe esorta: «Se la transizione all’elettrico consegnerà l’automotive nelle mani della Cina, aumentando la nostra dipendenza da Pechino, il Green deal si rivelerà un fallimento»

Gennaio 2023

Batterie, Salini: «Crescono gli investimenti cinesi in Ue, sostenere le nostre imprese »

Massimiliano Salini

BRUXELLES - «Di fronte alla crescita degli investimenti cinesi in Europa nella produzione di batterie, le istituzioni Ue devono vigilare intensificando i controlli sugli aiuti di Stato e potenziando le nostre filiere. Le aziende cinesi leader globali nel settore stanno infatti investendo miliardi di euro per realizzare impianti sul suolo europeo con cui produrre batterie destinate ai veicoli elettrici. È un segnale che l’Ue non può sottovalutare e su cui ho presentato un’interrogazione alla Commissione».

«L’Europa ha messo al bando i motori diesel e benzina dal 2035. Se la transizione all’elettrico consegnerà l’automotive nelle mani della Cina, aumentando la nostra dipendenza da Pechino, il Green deal si rivelerà un fallimento poiché metterà a rischio l’autonomia strategica, spina dorsale delle politiche pubbliche Ue. Nel fronteggiare la concorrenza americana legata all’Inflaction Reduction Act, sarà dunque fondamentale sostenere le filiere europee e introdurre controlli selettivi sugli investimenti esteri, aumentando gli sforzi per vigilare sulle agevolazioni e sugli aiuti di stato erogati dai 27 Paesi membri».

È quanto dichiara l’eurodeputato Fi-Ppe Massimiliano Salini, intervenuto ieri pomeriggio in Commissione Industria (Itre) al confronto con i ministri svedesi Ebba Busch (Energia e Industria) e Mats Persson (Educazione con deleghe alla Ricerca e allo Spazio).