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LE FORME DELL'ARTE

Zaist, il mare a colori

Inaugurato nel sottopasso il murale frutto del laboratorio condotto da Nazareth e Cosper

Luca Muchetti

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31 Maggio 2025 - 11:21

Zaist, il mare a colori

CREMONA - I colori sono sgargianti e aprono scenari solo in apparenza lontani dalla nostra città. È stato inaugurato ieri pomeriggio il murale realizzato nel sottopasso di via Cappuccini, frutto del laboratorio Color Relationship – Vita e arte senza confini, un’iniziativa che ha coinvolto ragazze e ragazzi del territorio nel campo della street art, in particolare del graffiti writing. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra CSV Lombardia Sud ETS e il servizio di educativa territoriale del Comune di Cremona, gestito dalle cooperative Nazareth e Cosper, che da alcuni anni promuovono un laboratorio permanente di street art rivolto agli adolescenti, e fa parte delle iniziative nell’ambito de La Trama dei Diritti.

«Il murale è stato realizzato dai ragazzi a bomboletta con una tecnica che necessita tempo per essere appresa», spiega Giorgio Coppiardi, educatore di Nazareth, affiancato dal project manager di CSV Francesco Monterosso. L’attività prende spunto dalla rappresentazione dello spettacolo Barche troppo piene, andata in scena ad aprile presso la sede di CSV, incentrata sulle esperienze di persone immigrate nel nostro Paese, e si inserisce nel percorso del progetto Street art, Sweet art – One two wall check – Laboratorio di Urban Art (portato avanti sempre da Nazareth in collaborazione con Coop Cosper, con il Centro Quartieri e Beni Comuni, Arci). Negli anni, oltre 50 ragazzi hanno partecipato al laboratorio, sperimentando tecniche pittoriche urbane, prendendo parte a numerose manifestazioni e dipingendo muri in diverse zone della città.

Il nuovo murale è stato realizzato nel sottopasso del quartiere Zaist, scelto per le dimensioni del muro e per la sua visibilità, collocato in un punto di passaggio di un quartiere dalla composizione demografica particolarmente variegata. Il muro in questione è inserito nell’elenco dei cosiddetti muri liberi, come previsto dal regolamento approvato dal Comune di Cremona nel 2024.

«L’idea era quella di far sì che i ragazzi imparassero a stare insieme trovando anche altre modalità di espressione, che fossero impegnati in attività fuori dal contesto di casa sviluppando propensioni personali», ha detto la vicesindaca, assessora con delega al bilancio, risorse umane, innovazione e quartieri Francesca Romagnoli, presente insieme a Donatella Boccali, responsabile del servizio Centro Quartieri e Beni Comuni, e a vari abitanti del quartiere Zaist. Fondamentale per la realizzazione del progetto sono state la disponibilità dell’educatore e artista Stefano Delvò, la collaborazione con il liceo artistico di Cremona e il contributo dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese.

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