IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA 2025
10 Febbraio 2025 - 09:08
Davide Simonetta, Michele Zocca (Michelangelo) e Alberto Gazzina
CREMONA - Mentre il Festival di Sanremo scalda i motori in attesa dell’esordio di domani sera per una edizione che già si preannuncia solcata dal gossip (anche quello ‘avvelenato’ che ha fatto dire a Carlo Conti «Non è Sanremo Island»), guardando alla musica l’edizione 2025 si conferma affollatissima di cremonesi. Il circuito è quello degli autori: nomi che ormai da qualche anno firmano (e in qualche caso suonano anche sul palco) alcuni dei successi più ascoltati in streaming e sulle radio italiane.
Partiamo da Cremona con Michele Zocca, per il resto del Paese Michelangelo. Con l’amico Blanco, col quale era salito sul gradino più alto del festival grazie a ‘Brividi’ insieme a Blanco e Mahmood, firma infatti sia il testo che la musica di ‘La cura per me’ di Giorgia (tra i favoriti insieme a Olly e Achille Lauro), ‘Lentamente’ di Irama e ‘Se t’innamori muori’ di Noemi. Gli arrangiamenti di quest’ultimo brano vedono un’altra firma cremonese, quella di Alberto Gazzina. Suo l’arrangiamento orchestrale per la canzone vincitrice del 72° Festival di Sanremo, ‘Brividi’ e selezionata per rappresentare l’Italia all’Eurovision.
A prendersi tutta la scena di questa edizione, fra gli autori e musicisti provenienti dalla nostra provincia, è però il cremasco Davide Simonetta, il quale - dopo aver contribuito al travolgente successo di Annalisa - stavolta è uno degli artefici dietro le canzoni inedite ‘Dimenticarsi alle 7’ di Elodie, ‘Fango in Paradiso’ di Francesca Michielin e ‘Incoscienti giovani’ di Achille Lauro. Sempre di Simonetta sono gli arrangiamenti di ‘Viva la vita’ di Francesco Gabbani e ‘Mille volte ancora’ di Rocco Hunt.
Proprio come Michelangelo, Simonetta ha già sperimentato l’ebbrezza della vittoria a Sanremo, firmando la ballad ‘Due vite’ di Marco Mengoni, e sfiorando di nuovo la vittoria (piazzandosi al secondo posto) con ‘I’ pe’ me, tu pe’ te’ di Geolier e al terzo con ‘Sinceramente’ di Annalisa. Insomma, un affezionato dell’evento televisivo più seguito e chiacchierato d’Italia. Niente da fare invece per un altro cremasco, Mattia Cerri, in arte dj Cino, il quale aveva dato il suo contributo per il brano di Emis Killa. Il rapper ha però deciso di ritirarsi dalla gara perchè coinvolto nell’inchiesta giudiziaria sulle modalità criminali con cui sono gestite le curve degli ultras di Milan e Inter.
Sarà Carlo Conti a condurre la settantacinquesima edizione del festival, da domani a sabato 15 febbraio. I cantanti in gara sono ventinove. La più giovane è Sarah Toscano di 18 anni, il più anziano Massimo Ranieri di 73. Sono quattro ad aver già vinto (Ranieri, Giorgia, Simone Cristicchi e Gabbani) e tre ad aver partecipato all’Eurovision (Ranieri, Gabbani e Michielin). Sette brani sono presentati da artisti al loro primo Sanremo. La veterana è Marcella Bella con nove Festival in gara, seguita da Ranieri e Noemi con otto.
Alla quarta esperienza all’Ariston dopo il triennio 2015-2017, Conti è ben consapevole, però, delle sfide che lo aspettano, a partire dal confronto con il quinquennio da record di Amadeus in termini di ascolti, raccolta pubblicitaria e impatto sul mercato discografico. E della responsabilità di capitanare l’evento tv per eccellenza, tradizionale banco di prova per la stabilità del vertice Rai e oggetto di attrazione fatale per la politica.
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