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MUSICA

Con Monteverdi Jiayu profeta in patria

Il soprano cinese, Euridice nell’Orfeo del Festival cremonese, applaudita al Gran Teatro di Nanjing

Giulio Solzi Gaboardi

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24 Agosto 2024 - 05:10

 Con Monteverdi Jiayu profeta in patria

CREMONA - La Cina sposa Monteverdi. L’ambasciatrice – che oltre a non portar pena porta una gran bella notizia – è Jin Jiayu, vincitrice della prima edizione del Cavalli Monteverdi Competition, nonché star dell’ultima produzione de L’Orfeo del divin Claudio, andata in scena durante la scorsa edizione del Monteverdi Festival, nel doppio ruolo di Musica ed Euridice.

ESIBIZIONI E TOURNEE CINESE DI JIN JIAYU

Jiayu, accompagnata dall’ensemble La Risonanza, guidata da Fabio Bonizzoni, si è esibita nelle scorse settimane al Gran Teatro di Nanjing (Nanchino) al termine della sua tournée cinese con un programma all’insegna del trionfo barocco, tra arie e madrigali di Monteverdi e di Barbara Strozzi: pregiatissime scelte a conferma del fatto che in Oriente questo repertorio inedito riscuote enorme successo.

PREMI E RICONOSCIMENTI DEL CONCORSO PER VOCE BAROCCA

Nella prima edizione, tenutasi lo scorso anno, del concorso per voce barocca a cadenza biennale, il soprano cinese aveva strappato due dei premi più ambiti: il premio La Spagna, in collaborazione con il Festival Internacional de Arte Sacro de Madrid, che le aveva garantito un concerto solistico nella capitale spagnola, e il premio Francesco Cavalli del valore di 5.000 euro, attribuito dalla Camera di Commercio di Cremona, insieme all’Associazione Bottesini di Crema e il Teatro Ponchielli, con l’opportunità di interpretare il ruolo di Musica nella nuova produzione della prima opera monteverdiana (ruolo poi accostato a quello di Euridice, in un’equazione ben riuscita ideata dalla coppia Fredj-Corti, responsabile dello spettacolo).

FORMAZIONE E CARRIERA DI JIAYU

Soprano, Jiayu nel 2018 viene ammessa al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, sotto la guida di Adelina Scarabelli, e si è diplomata nel 2021 con il massimo dei voti e la lode.

IMPRESSIONI E SUCCESSO DEL CONCORSO

Insomma, il concorso ha raggiunto il suo scopo. Non solo, infatti, produrre autonomamente una nuova e raffinata ‘scuola’ di canto barocco in area cremonese per elevare la qualità canora delle proprie produzioni: far crescere giovani talenti dediti a un repertorio, quello barocco, in via di riscoperta nelle principali istituzioni musicali internazionali, consente agli artisti di farsi ambasciatori della cultura musicale italiana – e, in questo caso, cremonese – in tutto il mondo. In tempi in cui, volgarmente, non si fa che parlare di ‘brand’, questo è un enorme successo per chi ha deciso con lungimiranza di fare sistema e di promuovere il binomio ‘Cremona-Monteverdi’, perché Cremona è (anche) orgogliosamente barocca.

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