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IL REPORTAGE

Viaggio della Memoria, dove batte il cuore d’Europa

Studenti al Parlamento Europeo di Strasburgo, città simbolo della pace ritrovata dopo la seconda guerra mondiale

Elisa Chittò

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29 Aprile 2023 - 10:15

Viaggio della Memoria, dove batte il cuore d’Europa

Foto di gruppo per studenti studentesse e insegnanti delle scuole Stradivari ed Einaudi che hanno partecipato al Viaggio della Memoria

STRASBURGO - Dagli orrori del campo di Natzweiler - Struthof al cuore dell’Europa. Ieri la delegazione dei 550 studenti cremonesi e dei loro accompagnatori ha visitato la sede del Parlamento dell’Unione Europea, voluto nel 1992 dai Paesi fondatori proprio in questa città di confine, la cui storia tormentata ha conosciuto per quattro volte il passaggio fra la Francia e la Germania e viceversa e che, soprattutto durante la Seconda Guerra Mondiale, ha pagato un prezzo altissimo fatto di indicibili sofferenze, deportazioni, arruolamenti forzati, cambio di lingua e di cultura sotto l’occupazione nazista.

Si è concluso così nell’edificio Louise Weiss – completamente rivestito di vetro simbolo della trasparenza della democrazia, in cui affondano le radici dell’Unione Europea, all’ingresso del quale tra le bandiere dei 27 Paesi membri svetta in prima fila quella dell’Ucraina come segno di solidarietà -, il progetto Essere cittadini europei – Percorsi per una memoria europea attiva, preparato e organizzato da Ilde Bottoli, referente insieme alla Rete degli istituti scolastici cremonesi.


Tra le tre sedi del Parlamento – Strasburgo, Lussemburgo e Bruxelles – quella del capoluogo alsaziano è sicuramente la più vissuta dai deputati europei, che partecipano ai dibattiti per quattro giorni al mese, eccetto agosto. Gli studenti delle quattordici scuole cremonesi hanno potuto visitare la sala dell’emiciclo, la seconda più grande al mondo dopo quella di Pechino con i suoi 863 posti, in cui sono poste le insegne che rappresentano gli Stati membri, collocate dietro al podio dove prende posto il presidente del Parlamento, Roberta Metsola. Nella sala a sette spicchi è riservato anche uno spazio speciale per gli interpreti di lingua ucraina, per garantire la massima trasparenza al Paese in guerra riguardo alle decisioni prese dall’Unione, simbolo della vicinanza degli europei all’Ucraina.


E proprio ieri i ragazzi cremonesi hanno potuto assistere a un breve momento della riunione del Consiglio d’Europa, che rarissimamente si riunisce nella sede del Parlamento e che conta ben 46 Paesi aderenti: vi si discuteva la richiesta di adesione della Repubblica di San Marino, una delle istituzioni più antiche d’Europa. All’ultimo giorno del Viaggio della Memoria non è mancata la presenza istituzionale del sindaco di Cremona Gianluca Galimberti e dell’assessore alla Cultura del Comune di Cremona Luca Burgazzi.

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