+39 0372 404511

Cerca

LA STORIA

Dio sui social e l’influencer della fede

Ha 19 anni, ospite presso l’oratorio San Luigi di Pizzighettone, racconta Dio sui social

Elisa Calamari

Email:

redazioneweb@laprovinciacr.it

06 Settembre 2025 - 05:25

Dio sui social e l’influencer della fede

PIZZIGHETTONE - Ha 19 anni ed è il più giovane dei «missionari digitali» italiani: racconta Dio e la fede sui social, ma li studia anche alla facoltà di Teologia del Triveneto. La testimonianza di Nicola Camporiondo, influencer cattolico, è approdata nei giorni scorsi all’oratorio San Luigi in occasione della Festa dell’oratorio organizzata dall’unità pastorale Madonna del Roggione. Introdotto dal vicario parrocchiale don Gabriele Mainardi, ha messo al centro il legame tra adolescenti, social e fede, mostrando come questi mondi possano dialogare e arricchirsi a vicenda.

«Da adolescente vivevo la fede in maniera passiva, partecipando alla messa solo per obbligo – ha svelato –. Fino al momento cruciale della pandemia». In quel periodo difficile, la testimonianza di sua nonna malata – ma comunque sempre sorridente e fiduciosa nel Signore – lo ha spinto a cercare Dio in prima persona. Così un giorno è entrato spontaneamente in chiesa, in bicicletta, dando inizio a un cammino autentico e personale.

Oggi Nicola è attivo nella vita parrocchiale: gestisce i social della comunità veneta in cui vive, collabora con la pastorale giovanile e porta la sua esperienza online, dimostrando che anche i laici possono comunicare la fede in modo autentico e vicino alla realtà dei giovani. Nei suoi video parte da contenuti virali e li interpreta alla luce del Vangelo, creando messaggi originali e coinvolgenti. Ogni mercoledì propone inoltre la rubrica «Pillola di teologia», intrecciando vita quotidiana, passioni e valori cristiani, ma anche rispondendo alle domande dei ragazzi e stimolando riflessioni autentiche.

L’incontro a Pizzighettone si è chiuso con un messaggio importante: «La vita e la fede continuano a stupire, se ci si lascia sorprendere ogni giorno». Per i giovani presenti, dunque, la testimonianza di Nicola è stata un invito concreto: a vivere la fede come esperienza quotidiana, autentica e condivisa, senza paura di esprimersi e di incontrare Dio. Anche attraverso i nuovi linguaggi digitali.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400