21 Agosto 2025 - 05:30
Federica Ferrari, Stefano Belli Frazini e Filippo Bongiovanni. Dietro, don Pezzetti durante una messa
Centro dell’allerta è Piadena Drizzona, dove si sono verificati diversi episodi di violenza. I più gravi sono quelli del 27 giugno e del 5 luglio — due accoltellamenti — e poi l’aggressione al parroco don Antonio Pezzetti, avvenuta in piazza la sera del 16 agosto. La sindaca Federica Ferrari, tramite un messaggio sulla pagina Facebook del Comune, ha voluto parlare a tutta la popolazione.
«Questo messaggio nasce dal desiderio di far sapere a tutti gli abitanti di Piadena Drizzona che come sindaco e come amministrazione comunale ci siamo. Siamo assolutamente consapevoli della gravità dei fatti che sono accaduti nei giorni scorsi e siamo consapevoli dei giorni difficili che abbiamo vissuto. Non è nostra intenzione minimizzare assolutamente quello che è accaduto. Non vogliamo però nemmeno che il paese cada nelle mani della rabbia, della paura e dell’allarmismo. Questa mattina un signore mi ha fermata e mi ha detto che certe persone dovrebbero essere messe su un treno e portate via, portate in un altro paese».
«Ecco: non è spostando il problema che lo si risolve - prosegue - Ferrari. La soluzione va cercata insieme, soprattutto con il dialogo e il confronto continuo con le forze dell’ordine e con gli enti superiori. E vi posso assicurare che questo dialogo e questo confronto ci sono e ci sono da tempo. Vogliamo riportare la sicurezza a Piadena Drizzona. Un mezzo è proprio quello del dialogo e del confronto con le istituzioni preposte alla sicurezza; un altro mezzo è quello di continuare a vivere il paese partecipando alla vita, agli eventi, a quello che accade e non chiudendosi in casa. Concludo ringraziando i cittadini e i sindaci che in questi giorni ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Ripeto, sono tempi difficili non solo per Piadena Drizzona, ma per tutti; e si affrontano con il dialogo e con il confronto continui».
Il sindaco di Casalmaggiore, Filippo Bongiovanni, sempre in prima linea sul fronte sicurezza, commenta così: «È difficile prevedere cosa possa succedere in un paese, il fatto singolo può avvenire ovunque. A Casalmaggiore e nelle frazioni la presenza delle forze dell’ordine tra carabinieri e polizia locale è costante e in caso di chiamata in pochi minuti sono sul posto. Negli ultimi tempi non si sono verificati particolari episodi, se non circoscritti a qualche rissa o scazzottata legata all’abuso di alcol».
Anche per il primo cittadino di Gussola, Stefano Belli Franzini, è sbagliato mettere sotto accusa i sindaci. «Il sindaco di Piadena non può essere additato come responsabile di quello che sta succedendo. Noi sindaci di paesi piccoli facciamo sforzi immani per garantire la sicurezza. La collaborazione con le forze dell’ordine è una costante di tutti i giorni. Piadena ha anche la stazione ferroviaria che è un luogo ‘classico’ di arrivo e partenza di persone poco raccomandabili».
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