08 Agosto 2025 - 18:59
PIZZIGHETTONE - È stato approvato in consiglio comunale il nuovo regolamento di polizia urbana, finalizzato a disciplinare l’utilizzo delle aree pubbliche e più in generale la convivenza civile: una sorta di vademecum che si prefigge tra le finalità anche quella di porre fine ad atti vandalici. Le indicazioni, però, sono importanti anche per dirimere eventuali controversie di vicinato e per contenere la cosiddetta ‘movida’. Per i trasgressori sanzioni fino a 500 euro.
Nelle aree pubbliche è vietato consumare bevande in contenitori di vetro tra le 21 e le 6, inoltre tutti i locali del territorio sono invitati a contenere i rumori esterni (salvo occasioni particolari) nella fascia oraria compresa tra le 22 e le 7. Vietato anche mangiare e bere «in forma indecente» su suolo pubblico, così come bivaccare in giardini e parchi.
Fra le varie regole c’è anche l’obbligo di mantenere ogni edificio privato in buono stato di manutenzione e pulizia, in modo da prevenire crolli, pericoli o allagamenti. Inoltre piante e rami su aree di pubblico passaggio devono essere tagliate per non arrecare disagio. Sul documento si legge poi che è «vietato sputare in luogo pubblico, gettare mozziconi, appoggiare o legare biciclette alle barriere di protezione dei monumenti, sdraiarsi sui gradini delle chiese e dei luoghi di culto». E ancora: è vietato effettuare accattonaggio molesto che è, in qualsiasi forma, off limits nei pressi dei luoghi destinati alla memoria dei defunti, di culto, del centro storico e dei pubblici edifici.
Una sezione del regolamento è dedicata ai proprietari di cani: come prevede già la legge devono utilizzare il guinzaglio ad una distanza non superiore a 1,5 metri dal conduttore. Per quelli di taglia media e grossa è necessario portare con sé anche una museruola e, in ogni caso, essere dotati di sacchetti per la rimozione delle deiezioni.
Fra le indicazioni volte a contenere schiamazzi e rumori fastidiosi ci sono anche quelle sugli antifurto: devono essere tarati in modo da impedire il funzionamento ininterrotto per oltre tre minuti continuativi e in ogni caso non superiore a 15 complessivi. Fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete, viene sottolineato che il Comune riconosce il «diritto al gioco dei bambini» in cortili e giardini.
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