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CREMONA. PONCHIELLI

Il teatro che interroga: la nuova stagione di prosa tra provocazione e tradizione

Presentato il cartellone 2025-2026. Da Filippo Timi a Antonio Latella, fino a Fantozzi. Il nuovo sovrintendente Andrea Nocerino: «Un programma che fa riflettere, diverte e dà spazio a giovani e donne»

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30 Luglio 2025 - 15:45

Il Teatro che interroga: la nuova stagione di prosa tra provocazione e tradizione

Fantozzi (foto di Nicolò Rocco Criazzo)

CREMONA - Può dirsi un classico l’Amleto² di Filippo Timi, in cui il fantasma del padre ha il volto (e il corpo) di Marilyn Monroe? Ed è un classico il Riccardo III riletto da Antonio Latella che porta in scena un protagonista (Vinicio Marchioni) dal fisico non difforme, contrariamente alla tradizione? E che dire del ragionier Ugo Fantozzi, che dagli anni Settanta ci sbatte in faccia la sua vita tragicomica? È proprio ‘classici!?’ il titolo che accompagna la stagione 2025/2026 del Ponchielli, presentata oggi nel palcoscenico del teatro, in mezzo al cantiere per il rifacimento dei camerini, di fronte alla platea vuota e con le poltroncine rivestite di velluto rosso sul palco, in attesa di essere adottate.

«Non ho nessun merito, perciò posso dirlo: questa è una bella stagione e invito il pubblico a venire a teatro - spiega Andrea Nocerino, sovrintendente del Ponchielli fresco di nomina -. Si possono individuare diversi filoni e, per esempio, c’è molta attenzione sia alle donne che ai giovani. Non ci ho messo mano perché il cartellone è stato preparato prima che diventassi sovrintendente, ma è una stagione che caratterizza il nostro teatro e che riflette l’idea che ne ho. Fa riflettere, fa pensare, a volte diverte ed emoziona sempre».

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