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CASTELVETRO: LA STORIA

Gabriele è il re dei fornelli alle sagre

Villa, ottant’anni, è stato cuoco per 42, ora lo fa per passione. E ogni mattina apre e pulisce il municipio

Elisa Calamari

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23 Luglio 2025 - 05:15

Gabriele è il re dei fornelli alle sagre

CASTELVETRO - A ottant’anni è ancora il ‘re’ della torta fritta alle sagre di tutta la Bassa Piacentina, ma quando non è ai fornelli lo si trova in municipio: ogni mattina attorno alle 6, come volontario Auser, apre il palazzo e pulisce gli uffici. L’instancabile Gabriele Villa è l’essenza del prendersi cura, perché oltre ad essere stato per oltre quarant’anni cuoco dell’istituto Emilio Biazzi, ha preparato e prepara prelibatezze in ogni festa e struttura pubblica del territorio castelvetrese. Quando c’è un rinfresco, c’è Gabriele.


É proprio lui a parlare di quella che è stata la sua professione e che è ancora oggi la sua passione. E lo fa dal soggiorno della sua casa-museo di via Roma, all’angolo con la provinciale 588. All’ingresso campeggiano le lettere ‘SS’, perché lì un tempo viveva il generale Severino Sterzi che ha poi lasciato l’immobile al figlio colonnello.

«Qua una volta veniva anche Giuseppe Verdi – racconta Gabriele –, quando tornava da Cremona si fermava infatti dalla famiglia Alè e a salutare il colonnello, attaccava proprio lì il suo cavallo – mostra indicando il muro al termine del suo curato giardino, altro suo hobby –. Poi è diventata la casa della mia famiglia e oggi sono ancora qua, a prendermene cura. Un bell’impegno visto che sono tre piani e ci sono diversi mobili antichi. Dormo poco e così alle 3 generalmente sono già in piedi, poi attorno alle 6-6.30 vado in comune. Se sono stanco? No, niente ferie perché adesso è periodo di sagre».

E anche quelle danno a Gabriele un bel da fare: socio Pro loco, agli stand è appunto addetto alla torta fritta per la quale spesso si occupa anche di ricetta e impasto. «Non soffro il caldo e quindi stare all’angolo in cui si frigge non è un problema – spiega –: quella ormai è la mia postazione fissa. La torta fritta con il salume è anche uno dei miei piatti preferiti, ma difficilmente la preparo a casa. Il mio punto di forza in cucina? La chisola con le prugne, un dolce tipico di Castelvetro».


Ma Gabriele da abile cuoco che per ben 42 anni ha servito gli ospiti della casa di riposo del paese (iniziando quando esisteva ancora il vecchio edificio) sa preparare di tutto: dai risotti al guanciale in umido, passando per crostate, torte salate e tanto altro. «Ricordo che un tempo al Biazzi capitava che gli anziani chiedessero qualche ricetta particolare ed erano tanto grati quando li accontentavo – spiega il castelvetrese –, allora gli ospiti erano 120 e c’era da lavorare parecchio in cucina. Prima di iniziare la professione ho frequentato le scuole serali a Piacenza».


Quando è andato in pensione, Villa non ha certo appeso al chiodo il grembiule. Ha infatti iniziato a fare il volontario agli stand delle sagre con il Gar, poi con Pro loco, Gruppo sagre di San Giuliano, Avis Monticelli... E così, oltre ad essere presente alla postazione torta fritta in tutti gli eventi del paese e delle frazioni, va anche oltre confine: «Ad esempio mi chiamano alla Fiera dell’aglio di Monticelli e ora anche alla Festa della giardiniera a Soarza, quando c’è da dare una mano vado anche agli eventi dell’asilo di Croce… E via c’andum (e via che andiamo, ndr) – ripete più volte in dialetto piacentino –. Fermarmi? No per ora non se ne parla. Quando voglio riposarmi vado nel giardino».

Lì c’è un caco che ha più di cent’anni, ci sono due palme, le aralie e diversi fiori. Anche di loro Gabriele si prende cura con grande dedizione. E poi, ogni giorno, prepara il pranzo per sé e per il fratello Gianni che è maestro artigiano delle due ruote, festeggiato proprio in questi giorni per i 65 anni di attività. Insomma, una vita piena e frenetica a dispetto dell’età. Con un’agenda piena. «Il prossimo appuntamento? Alla Sagra dell’anatra di San Giuliano».

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