+39 0372 404511

Cerca

RIVOLTA D'ADDA

Raid in studio, medico preso a pugni

Irruzione di uno sconosciuto: due colpi fulminei al volto senza dire una parola. Ipotesi scambio di persona: il professionista stava sostituendo un collega in ferie

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Luglio 2025 - 18:39

Ladri in fuga ad alta velocità, inseguimento dei carabinieri

RIVOLTA D’ADDA - Entra nello studio medico e, senza dire una parola, rifila due pugni in faccia al dottore. È successo nei giorni scorsi in un ambulatorio del paese. La vittima della brutale aggressione è stata colpita in maniera violenta alla mascella, tanto che è stramazzata a terra. Pochi secondi dopo, l’aggressore, sempre senza proferire verbo, ha girato i tacchi ha preso l’uscita e si è allontanato. Una scena scioccante a cui hanno assistito almeno sei pazienti, che in quel momento si trovavano nella sala d’attesa dello studio.

Il medico è stato aiutato a rialzarsi e poi ha chiamato il numero di emergenza per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. A quanto si è appreso non avrebbe invece richiesto il supporto del 118. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri di Rivolta d’Adda che hanno raccolto anche il racconto dei pazienti. «Non saprei riconoscerlo, mi è arrivato davanti e mi ha colpito in maniera così rapida che non l’ho visto bene in viso» ha spiegato il medico ai militari.

Poi ha descritto l’aggressione, i due pugni sferrati in un lampo. Non si può dunque escludere che non si tratti di un mutuato. Nei giorni scorsi, infatti, il medico di base stava anche sostituendo un collega in ferie. L’ambulatorio si trova in paese e le visite vengono organizzate sia su appuntamento telefonico, sia presentandosi in studio e aspettando il proprio turno. Le indagini dei carabinieri non tralasciano per ora alcuna ipotesi e prendono in considerazione addirittura lo scambio di persona.

Per identificare l’aggressore sono al vaglio anche le immagini delle videocamere di sorveglianza. Se, per esempio, fosse arrivato all’ambulatorio al volante di un’auto, ciò potrebbe essere d’aiuto. Una vicenda i cui contorni devono ancora essere chiariti con l’aggressore che potrebbe aver agito anche per conto di qualcun altro, magari mosso da ragioni che nulla c’entrano con la professione del medico.

Resta l’esperienza scioccante per il dottore, che comunque nei giorni successivi si è presentato nuovamente al lavoro, tenendo aperto l’ambulatorio secondo gli orari prestabiliti. Informati anche i vertici dell’Agenzia tutela della salute e dell’Asst. Il racconto dell’aggressione ha fatto il giro del paese in poche ore, suscitando unanime condanna e anche non poca preoccupazione per la paura che una persona così violenta si aggiri a Rivolta.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400