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MADIGNANO

Campi sortivi, il gestore si affida al Tar

Tacca dopo la revoca della convenzione: «Abbiamo 408 tesserati e 17 discipline praticate»

Dario Dolci

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12 Luglio 2025 - 17:40

Campi sortivi, il gestore si affida al Tar

Il centro sportivo e il gestore Erminio Tacca

MADIGNANO - Erminio Tacca, presidente della Polisportiva Bees Concuore e gestore del centro sportivo comunale, presenterà ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro il provvedimento del Comune che revoca la convenzione. Decisione motivata da presunte inadempienze.

«Mi trovo nella condizione di dover rettificare le dichiarazioni del sindaco Piero Guardavilla. Non è vero che ci sono bollette e canoni arretrati non pagati. In quanto alla fattura del giardiniere di cui il sindaco pretende il pagamento, si tratta di un intervento di manutenzione straordinaria e quindi a carico del Comune, come prevedono gli accordi. Viene inoltre ipotizzata una spesa di almeno trentamila euro per ripristinare pulizia e decoro, quando invece il centro viene da noi mantenuto in ordine, con sfalci regolari».

Tacca sottolinea come i controlli avuti non abbiano mai sortito contestazioni: «Nell’ultimo anno, ne abbiamo avuti più di venti, da enti differenti, tra cui l’Ats, tutti superati brillantemente. In nessun caso — aggiunge — sono state elevate sanzioni a nostro carico. Possiamo dire di essere il centro più pulito e controllato del circondario».

La replica del gestore si sposta sull’argomento attività sportiva: «Quando abbiamo preso in mano il centro, il 3 settembre 2022, le uniche attività svolte erano le bocce e i corsi di tennis, tenuti da una società esterna. In due anni — assicura Tacca — lo abbiamo trasformato in un vero e proprio centro polifunzionale con ben 408 tesserati e 17 discipline praticate».

E infine aggiunge: «In campagna elettorale, Guardavilla aveva promesso un contributo di 25mila euro a sostegno dell’attività giovanile. Che fine hanno fatto quei soldi? Ne abbiamo fatto richiesta lo scorso mese di ottobre, ma ci è stato negato, con la motivazione che mancherebbero squadre giovanili dilettantistiche formate da bambini madignanesi. Da dove arrivano questi bambini, se il bacino d’utenza dei residenti in paese non è così corposo?».

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