09 Luglio 2025 - 11:06
CINGIA DE’ BOTTI - Un’opportunità concreta per formarsi, lavorare e trovare occupazione stabile nel settore socio-sanitario. Ripartirà a settembre, alla Fondazione Germani, il corso gratuito per diventare ASA (Ausiliario Socio Assistenziale), grazie alla collaborazione tra Fondazione Germani e Fondazione Bruno Pari di Ostiano, con il supporto dell’ente di formazione ARBRA. Le candidature sono aperte fino al 31 agosto. Un progetto che ha già dimostrato di funzionare: molti dei partecipanti alle edizioni precedenti sono stati assunti nelle strutture promotrici.
A introdurre l’iniziativa è stato Ivan Scaratti, direttore generale della Fondazione Germani: «Siamo felici di riproporre, per il terzo anno, questo corso per ASA, nato da una riflessione interna e da un bisogno reale. Anni fa si cercava personale tra tante candidature, oggi la situazione è cambiata: fatichiamo a trovare operatori qualificati, per questo dobbiamo essere noi a formarli, coinvolgerli e motivarli». Scaratti sottolinea come l’obiettivo non sia solo “coprire” posti vacanti: «Vogliamo formare persone del territorio, che vivano vicino alle nostre strutture e possano restare a lungo, diventando parte integrante delle nostre équipes. Anche se oggi siamo relativamente coperti, non possiamo permetterci di fermarci: turnover, pensionamenti e maternità possono cambiare gli equilibri da un giorno all’altro».
Alessia Ferrari, direttrice generale della Fondazione Bruno Pari, ha ribadito il valore del progetto: «Nel giugno 2025 i nostri operatori hanno concluso il loro percorso formativo e sono già stati assunti a tempo indeterminato. Questo corso rappresenta un’opportunità vera, non solo formativa, ma anche di riscatto personale e sociale». Ferrari mette a confronto il modello adottato con quello proposto recentemente da Regione Lombardia: «La Regione ha avviato un bando per corsi ASA gratuiti, ma con criteri diversi: i partecipanti non possono lavorare durante la formazione. Nel nostro caso, invece, i corsisti vengono assunti fin da subito come operatori alberghieri, vivono la realtà organizzativa dall’interno e apprendono sul campo. Questo rende il percorso molto più efficace e concreto».
Il direttore invita anche altre realtà del territorio ad aderire: «Per formare una classe completa servono almeno 20 partecipanti. Oggi ne abbiamo circa 14-15, quindi ci sono ancora posti disponibili. Ci auguriamo che anche altre strutture si uniscano a noi, per rendere sostenibile questo investimento che, per i partecipanti, è gratuito ma per le fondazioni comporta un impegno economico importante». Un aspetto che fa davvero la differenza, sottolinea Ferrari, è la motivazione: «Chi si sente già parte dell’organizzazione affronta il percorso con maggiore consapevolezza. Ha 10 mesi di tempo per capire se questo lavoro è adatto alle proprie aspirazioni. È un tempo prezioso di crescita professionale e personale».
A fornire dettagli più pratici è Roberta Scotti, responsabile del personale della Fondazione Germani: «Chi vuole candidarsi deve avere almeno la licenza media o titolo equivalente con dichiarazione di valore rilasciata dal consolato italiano. Dopo la candidatura, è previsto un colloquio con me e il dottor Cucumo per valutarne l’idoneità. I candidati saranno poi assunti a tempo determinato come operatori alberghieri per tutta la durata del corso».
Mario Cucumo, coordinatore dell’area residenziale, ha evidenziato i punti di forza della formula adottata: «La particolarità di questo corso è che gli operatori lavorano già nelle strutture e si formano con i docenti che sono anche colleghi: 8 infermieri, 1 fisioterapista, 2 terapisti occupazionali e 2 OSS, tutti interni alla Fondazione Germani. Questo crea un legame solido tra teoria e pratica».
Cucumo ha anche ricordato l’ottimo riscontro ricevuto dalla commissione d’esame: «I corsisti erano molto preparati, partecipi e motivati. Alcuni non parlavano italiano all’inizio, ma grazie all’impegno e al supporto dei docenti hanno concluso con successo il percorso. Anche quest’anno diversi professionisti interni si sono resi disponibili come formatori, segno di quanto il progetto sia ormai condiviso e consolidato». Sabrina Dioli referente dell’ente formativo ARBRA, ha sottolineato un ulteriore elemento di valore: «Il corso, oltre a essere gratuito, prevede fin da subito una retribuzione grazie all’assunzione.
Questo è fondamentale, perché per molti disoccupati affrontare 9-10 mesi di formazione senza entrate sarebbe impossibile. In questo modo si abbatte una delle principali cause di abbandono». Per partecipare è necessario inviare la propria richiesta alle segreterie della Fondazione Germani o della Fondazione Bruno Pari, allegando il titolo di studio e contattando gli uffici per il colloquio di idoneità. L’avvio delle lezioni è previsto per metà settembre.
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