27 Giugno 2025 - 20:27
Valeria Patelli, Gianni Rossoni e Filippo Raglio
CREMONA - La Centro Padane Engineering, società in house providing controllata in quote paritetiche dalle Province di Brescia e Cremona, ha chiuso il bilancio 2024 «con una vistosa perdita quantificata in 1.049.600 euro, in controtendenza rispetto ai bilanci degli anni precedenti che hanno fatto registrare un segno positivo seppur contenuto». Lo afferma in una nota il gruppo in Consiglio provinciale Centrodestra per Cremona, formato da Valeria Patelli e Gianni Rossoni per Forza Italia e Filippo Raglio per la Lega, che chiedono ora l’azzeramento del Cda, la sostituzione «dell’attuale direttore generale con un profilo tecnico-gestionale più aderente al core business dell’azienda» e «un nuovo piano industriale credibile e realistico».
I tre spiegano di essere venuti a conoscenza delle gravi criticità economiche e finanziarie della società (cosa diversa dalle Autostrade Centro Padane Spa) «solo pochi mesi fa, in quanto il nostro gruppo consigliare non ha una rappresentanza nel Consiglio di amministrazione. Per ottenere un quadro più preciso abbiamo presentato un’interrogazione al presidente della Provincia Roberto Mariani e richiesto alcuni documenti contabili, tra i quali il bilancio 2024 e il trend del 2025, documenti che ci sono stati consegnati pochi giorni fa. Le risultanze economiche e finanziarie dell’anno 2024, così come l’andamento dell’anno 2025 della società, sono oltremodo allarmanti». I tre notano poi che nel 2024 è avvenuta anche la nomina dell’attuale Cda, composto da soli rappresentanti degli altri gruppi consiliari».
Quali sono le cause della perdita di bilancio? Secondo l’analisi di Forza Italia e Lega al primo posto c’è «l’applicazione di una scontistica del 35% sul valore delle prestazioni offerte da Centropadane ai soci. I costi di produzione superano di gran lunga i ricavi generando perdite per ogni commessa assegnata alla società». Ci sono poi i «ridotti affidamenti rispetto ai budget approvati». Nel 2024 e nel 2025 «la Provincia di Cremona non ha affidato incarichi alla propria società per complessivi 744.235 euro rispetto agli importi indicati nei budget» «Solo nel 2024 i mancati affidamenti a Centropadane ammontano 503.991 euro, ai quali si aggiungono quelli per l’anno in corso, stimati in 240.244 euro per il solo primo trimestre 2025. La cosa inspiegabile e paradossale è che sempre nel 2024 la Provincia di Cremona ha affidato a professionisti esterni ulteriori incarichi per 430mila euro».
Infine, «il bilancio 2024 risulta appesantito da 434.585 euro di sopravvenienze passive riferite a prestazioni tecniche fornite dalla società, ma non corrisposte dai soci. L’attuale Cda, invece di sollecitare il saldo delle prestazioni svolte dalla società e non riconosciute alle due Province di Cremona e di Brescia, ha deciso di metterle a sopravvenienze passive, aggravando il disavanzo già critico della gestione caratteristica del 2024. Per la sola Provincia di Cremona parliamo di 190mila euro».
Cosa fare ora? «La perdita d’esercizio deve essere ripianata dai soci. Solo la Provincia di Cremona, che ha le maggiori responsabilità del risultato negativo del bilancio 2024 e in prospettiva anche per il 2025, dovrà coprire con il proprio bilancio circa 500mila euro che verranno sottratti a interventi urgenti di manutenzione di strade ed edifici. Una drammatica beffa, se si considera la polemica montata ad arte dal presidente Mariani contro il Governo nazionale relativa agli ipotetici tagli ai trasferimenti, che in realtà non sono mai stati effettuati. In alternativa a questa opzione i soci potrebbero decidere di prosciugare le riserve della società, impoverendola ulteriormente e rendendola ancora più fragile e a rischio default».
Nel Consiglio provinciale del 25 giugno, il presidente Mariani ha dichiarato «che è intenzione della Provincia di ripianare i debiti, ricostituendo il capitale sociale della società, e nominare un consulente esterno con il compito di elaborare un nuovo piano industriale. Una sorta di commissariamento camuffato del Consiglio di amministrazione e del Dg ai quali spetta, tra i diversi compiti, anche quelli che si vorrebbero assegnare ad un soggetto esterno. L’incarico di un consulente esterno peraltro aggraverebbe ulteriormente la già difficile situazione economico e finanziaria della società».
Il gruppo Centrodestra per Cremona «allo scopo di tutelare la società ed i dipendenti che vi lavorano» annuncia un ordine del giorno per impegnare il presidente Mariani ad affidare «da subito tutti gli incarichi di progettazione alla società Centropadane Srl nel rispetto delle previsioni di conferimento previsti nel budget 2025 e terminare immediatamente la prassi di affidare incarichi a soggetti terzi esterni alla società che drenano senza motivo le risorse».
Poi «evitare la nomina di un consulente esterno, ma invece rinnovare integralmente il Cda e il Comitato di indirizzo e controllo con figure aventi profili più adeguati alla situazione economica e organizzativa della società; condividere con gli altri soci un atto politico indirizzato al nuovo Cda, affinché sostituisca l’attuale direttore generale con un profilo tecnico-gestionale più aderente al core business dell’azienda che insieme al nuovo Cda e ai soci, predisponga un nuovo piano industriale credibile e realistico che contenga impegni certi e vincolanti per i soci, oltre che una programmazione rigorosa degli incarichi, accompagnata da un sistema di monitoraggio delle commesse e da un piano finanziario sostenibile».
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