07 Giugno 2025 - 05:10
CINGIA DE’ BOTTI - Nuovi premi ai 280 dipendenti della Fondazione Elisabetta Germani: fino a 320 euro per quelli più meritevoli. Non solo denaro, però, ma un riconoscimento profondo del valore umano e relazionale del lavoro di chi ogni giorno si prende cura degli ospiti dell’ente. Il direttore generale Ivan Scaratti e il presidente Enrico Marsella hanno presentato con grande partecipazione e spirito di squadra un progetto che, attraverso parole e gesti, ha celebrato il cuore pulsante della struttura.
In occasione della giornata nazionale dedicata agli operatori socio sanitari, si è tenuto un momento di condivisione che è andato ben oltre il semplice ringraziamento formale. È stato creato uno spazio simbolico in cui operatori e operatrici, assistenti, infermieri, educatori e medici hanno potuto raccontarsi: non in termini tecnici, ma attraverso i piccoli grandi gesti che fanno la differenza nella quotidianità degli ospiti.
«Abbiamo voluto uscire dalla logica della celebrazione – spiega il direttore generale Scaratti – e dare voce a ciò che i nostri lavoratori e lavoratrici sentono. Abbiamo chiesto loro di scrivere frasi, pensieri, episodi che raccontassero il senso profondo del loro lavoro. Non ‘ho dato la colazione’ o ‘ho cambiato un pannolone’, ma ‘mi sono fermata ad ascoltare’, ‘ci metto il sentimento’, ‘ho lasciato una traccia positiva’». E così sono nati dei pannelli, ora esposti in struttura, che raccolgono testimonianze toccanti e piene di significato. A completare l’iniziativa, anche un video emozionante che racconta il saper essere prima ancora del saper fare. Gli operatori hanno scritto frasi come ‘lasciare una traccia positiva’, ‘saper ascoltare e accogliere’, ‘mi sono fermata ad ascoltare’. «Varie espressioni che racchiudono l’importanza e la delicatezza del faticoso lavoro di Oss e Asa e che creano un senso di appartenenza», commenta Marsella, il presidente.
Il clima che si respira è quello di una vera squadra, dove ognuno sente di appartenere a qualcosa di più grande. «Ci teniamo molto a questo spirito di comunità – prosegue Marsella – perché un luogo di cura funziona solo se chi ci lavora si sente parte integrante del progetto». Da qui la decisione, condivisa con il Cda e con i sindacati, di stanziare 70mila euro in premi per il personale. Una somma importante, frutto anche dei buoni risultati economici raggiunti dalla Fondazione. Somme che si aggiungono ai 650 euro di premio già stanziati, in parte come welfare aziendale. Per alcuni, in base a merito e presenza, la somma è salita oltre i 300 euro aggiuntivi.
«Non è solo un incentivo – precisa Scaratti – è un riconoscimento per ciò che hanno fatto. Il successo della struttura è merito di chi ogni giorno lavora con dedizione, anche nei momenti più difficili. Il messaggio è chiaro: se andiamo bene, è grazie a voi. E con voi vogliamo condividere i risultati». Una scelta che rafforza il senso di appartenenza e la motivazione, con l'obiettivo di costruire una sanità fatta anche, e soprattutto, di umanità.
La Fondazione Germani non si ferma qui. Proseguono i corsi di formazione interni per Asa e Oss. Dieci nuovi operatori vengono formati ogni anno, accompagnati in un percorso che li qualifica già prima dell'assunzione. «Un investimento, non un costo, perché ogni nuova risorsa formata significa rafforzare una rete di cura capace di restituire tre volte ciò che riceve». Il prossimo passo? Continuare a celebrare tutte le figure professionali della struttura nel corso dell’anno, ciascuna con il proprio valore e la propria unicità. Perché, come ribadiscono in Fondazione, «il come fa la differenza».
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