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PIZZIGHETTONE

Spaccio a cielo aperto: «La ‘base’ è l'ex fornace di Ferie»

Degrado e paura, i residenti rilanciano l’allarme: nell’area abbandonata di Ferie circolano fiumi di droga

Elisa Calamari

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13 Maggio 2025 - 18:47

Spaccio a cielo aperto: «La ‘base’ è l'ex fornace di Ferie»

PIZZIGHETTONE - Parlano di degrado e paura, di compravendite illecite ad ogni ora e talvolta perfino lungo la strada: i residenti di Ferie tornano a lamentare lo spaccio di droga a cielo aperto, specialmente nell’area dell’ex fornace che ormai da anni pare essere diventata terra di nessuno.

E così, quando pochi giorni fa Vittorio Brumotti ha fatto tappa nel borgo per girare lo spot legato alle prossime olimpiadi invernali, qualcuno si è avvicinato al personaggio televisivo noto anche per i suoi servizi contro lo spaccio: «Dovrebbe tornare per documentare quanto accade a Ferie», gli hanno suggerito. Non è dato sapere se lo farà o meno, ma di sicuro le segnalazioni arrivano da tempo anche al Comune e all’Arma dei carabinieri. Che non stanno certo sottovalutando la situazione.


«Il confronto con le forze dell’ordine su questo tema è costante e sappiamo bene che già in passato ci sono stati interventi, anche eclatanti, in quella zona – dice il sindaco Luca Moggi –. So che ci sono controlli anche ora, e probabilmente anche indagini in corso. Ne abbiamo parlato anche di recente. Come Comune possiamo fare ben poco perché stiamo parlando per lo più di un’area privata e inoltre mandare la nostra Polizia municipale credo non sarebbe opportuno: non possiamo mettere a repentaglio la sicurezza degli agenti. Mi sento di dire, e di rilevare, che la situazione è migliore rispetto al passato».

Il sindaco Luca Moggi


Nel maggio 2021, proprio in quella fetta di territorio pizzighettonese al confine con Formigara e San Bassano, c’era stata una sparatoria e un 27enne nordafricano era stato poi ritrovato in fin di vita qualche chilometro più in là, nei pressi di Crotta d’Adda. Sempre nell’area dell’ex fornace abbandonata, o poco distante, sono state registrate altre tre brutali aggressioni: campanelli di allarme della rete di spaccio spesso lamentata anche dagli amministratori dei Comuni interessati e portata alla luce con la brillante operazione Maishish del nucleo investigativo dell’Arma di Cremona. Un ‘giro’ che fruttava almeno quattromila euro al giorno e che nel 2022 era stato bloccato tramite l’arresto di sei marocchini, più altri 8 ricercati e 27 indagati.


Stando a quanto riferiscono i residenti, però, l’attività illecita è ricominciata. E la ‘base’ è sempre quell’area ormai abbandonata di Ferie. Lì, dove pochi giorni fa sono anche stati scaricati rifiuti inerti, il viavai sarebbe continuo. Diverse le segnalazioni arrivate dai cittadini, ma il controllo dell’ex fornace è tutt’altro che semplice. Soprattutto perché, all’arrivo delle pattuglie, i pusher hanno tempo e modo di fuggire protetti da vegetazione e stradine di campagna.

Come avvenuto in località La Secca di Monticelli d’Ongina, una parziale soluzione potrebbe arrivare grazie all’acquisto (e alla successiva recinzione) di stabile e terreno: vige stretto riserbo ma pare ci sia un privato interessato. «Ormai lo scambio avviene anche lungo la via che porta alla frazione – racconta un residente di Ferie –: le auto rallentano, si affiancano, poi i conducenti si passano pacchetti e banconote dai finestrini. Qualche volta abbiamo trovato pezzi di cellophane appallottolati e perfino siringhe».

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