22 Aprile 2025 - 19:01
Il sindaco di Spino D'Adda, Enzo Galbiati
SPINO D’ADDA - Un overbooking come non si era mai visto: per 14 posti disponibili sono arrivate ben 38 richieste di ammissione. Il motivo è il costante incremento dell’appeal verso i neo genitori, anche non spinesi, del nido comunale Arcobaleno. La nuova veste dell’asilo, con annessa offerta educativa, inaugurato nel giugno 2021, ha progressivamente richiamato interesse. Lo testimoniano gli ultimi dati sulle richieste di iscrizioni da parte di neo mamme e papà che vorrebbero mandare i loro piccoli nella struttura a partire da settembre.
«Purtroppo delle 38 richieste che ci sono state inoltrate – sottolinea il sindaco Enzo Galbiati – 24 di queste sono finite in lista d’attesa, per la mancanza di posti». Con l’estate saranno infatti 14 i bimbi in uscita dal nido pronti per la nuova avventura alla materna comunale, che inizierà a settembre. Dunque il turn over si ferma a quella cifra, con la regola del ‘chi prima arriva meglio alloggia’. Fa fede la data in cui i genitori hanno presentato la domanda per un posto all’Arcobaleno. Dei 24 al momento esclusi, ben 9, dunque il 37,5%, sono figli di residenti in paesi limitrofi.
«Soprattutto genitori che lavorano a Spino e dunque troverebbero comodo lasciare il bimbo al nostro nido» aggiunge Galbiati. Di aumentare il numero degli ospiti in erba non se ne parla. Gli spazi disponibili sono già sfruttati al massimo. Anche aggiungendo un’educatrice, non sarebbe possibile accogliere più bimbi, in modo da assottigliare la lista di attesa. Chi è rimasto a bocca asciutta e si trova nella parte alta di questa graduatoria di esclusi, dovrà aspettare qualche eventuale rinuncia.
«Questo trend in costante aumento delle domande di ammissione all’Arcobaleno è cominciato da un paio d’anni» fanno sapere in Comune. Qualche influenza su dati in costante crescita, ce l’ha senz’altro l’abitudine sempre più frequente di provare più strade. I genitori inoltrano domande a diverse strutture per l’infanzia, nel raggio di qualche chilometro da casa, nella speranza di trovare un posto. Resta la cronica carenza di asili nido comunali, nonostante il continuo calo delle nascite. Sopperiscono in parte quelli privati, i cosiddetti micro nido, che però possono ospitare pochi bimbi.
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