12 Aprile 2025 - 11:47
ROMANENGO - Dopo diversi mesi di maltrattamenti, le sofferenze sono finite. Il pomeriggio dell’11 aprile, i carabinieri di Romanengo hanno sottoposto un uomo alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla moglie. Il provvedimento scaturisce da una denuncia presentata a inizio marzo dalla donna, non più in grado di sopportare quello che stava subendo.
La donna ha deciso di raccontare tutto ai militari di Romanengo, ripercorrendo mesi di soprusi e violenze psicologiche. Ha riferito di essere sposata, con figli, e che i problemi con l’uomo erano iniziati circa un anno fa, quando il rapporto tra loro si era deteriorato e le cose erano decisamente peggiorate, tanto da portare lei a decidere di interrompere la convivenza.
Ha riferito che l’uomo aveva iniziato a manifestare gelosia ossessiva, controllando i suoi movimenti e il suo telefono, accusandola senza motivo di infedeltà, costringendola ad allontanarsi delle amiche e abbandonare i suoi hobby. Da quando la donna ha deciso di interrompere la convivenza, lui l'ha minacciata di morte e ha più volte annunciato di suicidarsi, spesso anche davanti ai figli, creando un clima di costante ricatto e manipolazione.
La donna ha espresso ai carabinieri il suo stato di continua sofferenza e paura per la situazione che doveva vivere quotidianamente. I militari hanno quindi avviato le indagini, trovando riscontro a quanto riferito dalla vittima. Tenuto conto della ripetitività dei fatti, l’Autorità Giudiziaria ha emesso il provvedimento cautelare, imponendo all’uomo di allontanarsi dalla casa familiare e di non avvicinarsi a tutti i luoghi frequentati dalla vittima e dai figli. Il provvedimento è stato notificato immediatamente dai carabinieri di Romanengo.
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