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IL FUTURO DELL'OGLIO-CIRIA

Grontardo-Pescarolo, matrimonio in vista

Entrambi gli enti pubblicano la delibera di indirizzo sull’avviamento dell’Unione

Antonella Bodini

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26 Marzo 2025 - 05:15

Grontardo-Pescarolo, matrimonio in vista

GRONTARDO - L’ipotesi era quella più accreditata e le voci si rincorrevano da tempo, soprattutto dopo l’annuncio dell’uscita dall’Unione Oglio-Ciria. Ma ora è arrivata la conferma: Grontardo intraprenderà il cammino verso una nuova Unione con Pescarolo. È stata infatti pubblicata da entrambi gli enti la delibera di indirizzo sull’avviamento di uno studio di fattibilità per un possibile processo di associazione in Unione tra i due Comuni. Un percorso di analisi per individuare se sussistano le condizioni, considerate la vicinanza territoriale e le dimensioni demografiche, per forme di collaborazione nella gestione dei servizi comunali. In altre parole: il processo che porta alla nascita dell’Unione è ufficialmente iniziato.

Il sindaco di Pescarolo Graziano Cominetti


«Con Grontardo abbiamo deciso di portare avanti in modo ufficiale questa fase di studio per vedere cosa fare ed i vari passaggi dell’iter – ammette il sindaco di Pescarolo Graziano Cominetti –. Vogliamo che l'Unione parta dai territori e non dalle ‘regole’ e quindi il lavoro di preparazione probabilmente sarà più complesso in questa fase, ma sicuramente se ogni cosa prenderà il giusto corso, faremo una Unione che farà bene ai nostri Comuni. In questo periodo storico dove le Unioni vengono messe costantemente a dura prova e ritenute anche un fallimento è importante che invece il lavoro con altri Comuni vada avanti perché oramai è palese che da soli si fa più fatica a reggere e a mantenere un livello di servizi adeguato alle richieste della nostra cittadinanza».

«Siamo convinti che la sfida sia alta – continua Cominetti –, ma il timone deve essere rivolto in modo deciso e serio verso la possibilità di trovare soluzioni ai vari problemi e soprattutto trovare le giuste sinergie che creino ricchezze laddove ci sono criticità. Il fatto che siamo due territori ‘gemelli’ aiuterà sicuramente tanti ragionamenti, però quello che conta è la volontà di creare qualcosa di buono e utile, pur non isolandoci da tutti gli altri Comuni vicini coi quali continueremo comunque a collaborare per i progetti in cui siamo tuttora impegnati».

Il sindaco di Grontardo Santo Sparacino


Dunque si procederà allo studio di fattibilità, «da commissionare ad esperti» come si legge nella delibera, che deve costituire un valido supporto alla decisione di costituire un processo di aggregazione. «L’atto di indirizzo è un primo passo – spiega il primo cittadino di Grontardo Santo Sparacino – verso l’Unione. Si procederà con lo studio di fattibilità, che analizzerà tanti aspetti e ambiti dei due territori e dei due Comuni, nell’ottica di attivazione della procedura di gestione associata». Domenica scorsa peraltro lo stesso Sparacino, nel corso di un incontro pubblico in biblioteca, ha illustrato i motivi che hanno portato a questa scelta, a sua modo ‘storica’.

E in particolare il sindaco ha ripercorso, punto per punto le varie argomentazioni già esposte nel corso dell’ultimo consiglio dell’Unione: dai problemi legati alla gestione del personale, alla ripartizione dei costi tra i vari comuni, fino alla mancanza di priorità per incentivare lo sviluppo dell’Unione stessa. «È innegabile, non sarebbe corretto non ammettere, che l’Unione Oglio-Ciria abbia portato a Grontardo e agli altri comuni anche dei vantaggi e contributi, anche se in costante calo proprio perché propedeutici alla fusione, ma è chiaro che i problemi sono sotto gli occhi di tutti». Il sindaco ha anche ribadito che la decisione di uscire dall’Unione non è di stampo politico e che per quanto riguarda la ripartizione dei beni patrimoniali c’è lo statuto che regolamenta l’adesione ed il recesso. Altro passo verso la nuovo Unione, dunque. Il resto arriverà.

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