17 Marzo 2025 - 05:00
CREMA - Due giorni di super lavoro in Toscana per una squadra di volontari della Protezione civile Lo Sparviere. Il gruppo si è messo in marcia sabato quando ancora era buio, per raggiungere le zone colpite dall’alluvione e dare così una mano alle popolazioni, ai colleghi volontari. Decine di squadre arrivate da tutta Italia sono operative per prestare i soccorsi a chi, tra giovedì e venerdì scorsi ha visto la propria abitazione o attività finire parzialmente sott’acqua, per lo straripamento dei torrenti e delle rogge.
I cremaschi sono partiti con uno dei mezzi de Lo Sparviere, attrezzato per varie emergenze. Un viaggio senza particolari intoppi, tanto che alle 9 di sabato erano già arrivati a destinazione, ancora sotto un cielo grigio con nuvole cariche di pioggia. Durante la prima giornata la situazione meteo è andata progressivamente migliorando e anche ieri il tempo si è mantenuto asciutto. Con queste condizioni l’enorme lavoro per lo sgombero dei locali danneggiati dall’acqua, per rimuovere il fango e mettere in sicurezza strade e abitazioni, risulta più agevole, favorendo anche un miglior afflusso dei soccorsi.
I cremaschi hanno attivato la motopompa in dotazione, muovendosi in base alle istruzioni ricevute dal coordinamento dei soccorsi. Per i volontari l’occasione di mettere in pratica le attività di addestramento che periodicamente li impegnano. Li aiuta l’esperienza maturata in situazioni analoghe, non ultime le emergenze del recente passato che li hanno visti impegnati nel Cremasco, ad esempio a causa dell’ultima piena autunnale del fiume Serio. La zona della Toscana più colpita dalle conseguenze del maltempo della scorsa settimana è stata quella di Sesto Fiorentino, con il paese in gran parte allagato. Nelle campagne permangono vaste aree trasformate in acquitrini e c’è da prestare aiuto anche agli animali nelle stalle.
La piena dell’Arno, che ha suscitato grande apprensione a Firenze e Pisa, ha cominciato a diminuire da sabato pomeriggio. I danni sono ingenti, scantinati e garage compromessi, oltre ai piani bassi di molte case di Sesto e non solo invasi dall’acqua. Arredi in rovina, e poi molte aziende che hanno problemi. Le piogge torrenziali hanno colpito per più giorni una vasta fascia della regione, tra le province di Firenze, Prato, Pistoia e Pisa. Ci sono state anche frane e evacuazioni. A scopo precauzionale sono state chiuse le scuole, i musei e i cinema. Nei paesi più colpiti non hanno potuto aprire nemmeno i negozi.
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