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Il Golf Crema Resort pronto a riaprire dopo 6 mesi di chiusura

A San Carlo la presentazione della nuova gestione: almeno un mese prima di ripartire

Dario Dolci

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28 Febbraio 2025 - 20:23

Il Golf Crema Resort pronto a riaprire dopo 6 mesi di chiusura

Claudio Boni, nuovo gestore del Golf club Crema, con il proprietario Luca Fusarpoli

CREMA - Dopo sei mesi di chiusura il Golf Crema Resort è pronto a riaprire. A dare l’annuncio è stato, oggi, Luca Fusarpoli, proprietario del Podere di Ombriano che, nella sala dell’oratorio di San Carlo, ha convocato una riunione dei soci. Insieme a lui c’era Claudio Boni, il nuovo gestore del club, che ha firmato il contratto decennale di affitto. Boni è presidente del Golf club Mantova.

All’invito a partecipare hanno risposto un centinaio di soci. Prima di presentare il nuovo gestore, Fusarpoli si è tolto qualche sassolino dalle scarpe: «Quelli che dovevano essere più bravi di me a gestire non ci sono più. Ci sono io, che ero stato criticato. Il 2024 dal punto di vista golfistico è stato una tragedia, ma credo che la tragedia sia iniziata nel momento in cui ho smesso di fare il presidente del Golf club Crema». Il nuovo gestore si è presentato così: «Ringrazio la proprietà per la disponibilità che ci sta dando e sentiamo la responsabilità che ci assumiamo. Io sono un giocatore di golf, presidente del Mantova Golf e titolare della società Viridia che fa manutenzione ai campi da golf in Italia».

Claudio Boni, nuovo gestore del Golf club Crema, con il proprietario Luca Fusarpoli

Boni ha poi presentato il progetto: «Vogliamo modernizzare e rendere più sostenibile in termini economici il campo, che sta su un’area di 70 ettari e ha uno dei percorsi più lunghi d’Europa. Oggi ci sono tecnologie che permettono di gestire i campi a costi inferiori. Se riduciamo i costi, possiamo rendere le quote più accessibili. Dovremo ripartire da zero, perché tutto è stato abbandonato. Abbiamo un progetto decennale. Ci sarà l’automazione degli ingressi per ridurre il personale di segreteria e il taglio del prato verrà fatto da robot, mentre il green sarà curato da esperti».

Boni ha poi parlato della tempistica: «Siamo in ritardo, perché l’accordo si è concluso pochi giorni fa e perché ci sono molti lavori da fare. Nell’immediato non ci sono gli spogliatoi e occorre cercare un gestore per il bar-ristorante. Per palestra e piscina ci sono già contatti con imprenditori del territorio per riattivarle. Dobbiamo costituire la società sportiva prima di poter giocare; servirà più di un mese». Infine gli abbonamenti: «Fino al 31 marzo si pagherà 1.200 euro per 12 mesi, dal primo apri 1.500. Abbonamento famiglia a 1.800 euro e studenti a 400 euro. Per far partire il progetto occorrono 100 adesioni entro il 15 marzo».

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