21 Febbraio 2025 - 05:15
L’incrocio tra via Monsignor Gamba e via Mazzini. Nel riquadro, il comandante Luciano Baccanti
CASALBUTTANO - «Troppi ciclisti indisciplinati, sono un pericolo per sé, per i pedoni e per tutti gli altri utenti della strada che invece rispettano le norme». È lo sfogo di Luciano Baccanti, comandante della polizia locale di Casalbuttano. Le violazioni delle regole viabilistiche in paese sono all’ordine del giorno, malgrado la costante attività degli agenti. Ora però si profila tolleranza zero. A far traboccare il vaso l’ennesimo incidente. L’episodio che ha indotto il commissario capo a intervenire per porre un freno ad anni di ‘anarchia su due ruote’ risale a mercoledì mattina.
«Verso le 8 - racconta Baccanti - all’incrocio tra via Monsignor Gamba e via Mazzini, la pattuglia della polizia locale è intervenuta per un incidente fra un 31enne in bici e un’auto condotta da un residente. Il ciclista procedeva in senso contrario ed è finito all’incrocio contro il veicolo che da via Mazzini andava verso piazza Garibaldi. È finito a terra, quindi è stato soccorso dagli operatori della Croce Verde, chiamati dai vigili stessi. Il giovane ha riportato escoriazioni e contusioni leggere e ha rifiutato il trasporto in ambulanza al Pronto soccorso».
È interessante rilevare che a Casalbuttano esistono solo due piste ciclabili: una parte da via Podestà e va verso Polengo a fianco della strada provinciale 498 (ex statale Soncinese, altrimenti nota come via Bergamo). L’altra parte dalla fine del centro abitato di Casalbuttano, attraversa San Vito e arriva poco prima di San Martino in Beliseto in territorio di Castelverde.
«Il centro di Casalbuttano è antico e si contraddistingue per 21 vie piuttosto strette e quindi a senso unico precisa il capo dei vigili -. I ciclisti devono capire che esistono due regole fondamentali per il Codice della strada. Ovvero bisogna usare la pista ciclabile laddove esiste e, qualora non sia presente, devono usare la strada. Quindi devono procedere nel senso di marcia prescritto per tutti i veicoli, a motore e non. Andare contromano non solo è pericoloso: è proibito e sanzionabile (articolo 7 del Cds, ndr) con 42 euro di multa. Dai filmati delle telecamere installate dall’amministrazione comunale in paese (oltre 20, ndr) vediamo soprattutto in centro gente di ogni età in bici che non rispetta i sensi unici. Nel 2024, una decina di questi trasgressori sono stati sorpresi ‘sul fatto’ e quindi multati.
E per questo, oltretutto, spesso veniamo criticati da alcuni residenti. Ma noi non possiamo chiudere un occhio e allo stesso modo, non perseguitiamo nessuno. È però nostro dovere tutelare tutti, dall’utente vulnerabile (bici e pedoni, ndr) a chi si trova suo malgrado coinvolto in un sinistro. Quest’ultimo, infatti, spesso si ritrova magari senza averne responsabilità una sanzione (prevista per legge), un danno e un senso di colpa qualora l’incidente avesse gravi conseguenze. Io confido nel senso civico delle persone, affinché smettano di andare contromano in bici, per la loro stessa sicurezza e quella degli altri utenti della strada. Ne parlerò con il sindaco e intanto continueremo a promuovere l’educazione civica alle scuole elementari di Casalbuttano».
Alla carenza di ciclabili in centro storico, dovuta alla oggettiva difficoltà a predisporre e realizzare piste per la conformazione stessa delle vie, si aggiungono ulteriori problemi. «Ad aggravare la situazione - conclude Baccanti - abbiamo notato che tante bici sono sprovviste di campanello, come pure di luci anteriori e posteriori, dei catadiottri e spesso hanno freni approssimativi. Una superficialità che aumenta esponenzialmente i fattori di rischio. Del resto i dati Istat parlano chiaro: nei centri abitati i conducenti di bici sono i maggiormente esposti a lesioni gravi e gravissime. Ecco perché ritengo fondamentale dotare le bici di targa, come sarà per i monopattini, e prevedere al contempo l’assicurazione, a tutela di tutti».
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