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NEL CREMASCO

La Paullese come una discarica, i sindaci sulle barricate

Le piazzole sorvegliate dalle telecamere sono pulite, ma oltre il guardrail spuntano cumuli di rifiuti. Da contratto Aprica non può intervenire e i primi cittadini chiedono soluzioni: «È una pattumiera»

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

18 Febbraio 2025 - 05:05

La Paullese come una discarica, i sindaci sulle barricate

CREMA - Le piazzole sono pulite, ma un metro oltre i guardrail, tra i rovi e la vegetazione spontanea, ci sono rifiuti di ogni genere. Giacciono da anni abbandonati lungo la Paullese raddoppiata, nella stretta fascia di terreno compresa tra le barriere e la recinzione della superstrada. Una sorta di terra di nessuno. «L’ultima operazione mensile di pulizia dell’arteria – denuncia il sindaco di Spino d’Adda Enzo Galbiati – risale a gennaio». Come da contratto in essere con i Comuni dell’asta, che finanziano la spesa, gli operatori di Aprica hanno percorso in entrambi i sensi 15 chilometri di strada raddoppiata e raccolto l’immondizia nelle piazzole.

Enzo Galbiati

«Ne hanno recuperata per 40 chilogrammi in tutto – prosegue Galbiati –: un quantitativo irrisorio. Mentre appena oltre le barriere c’è di tutto. Quando ho letto il report di Aprica ho chiamato la società e interpellato la Provincia, proprietaria della strada. Da Aprica mi hanno risposto che il contratto in essere non prevede che gli operai scavalchino i guardrail. E la Provincia non interviene, con il risultato che quella fascia non è mai oggetto di manutenzione, compreso il mancato taglio di rovi e vegetazione spontanea: andrebbe fatto con regolarità per evitare che i rami sporgano verso la superstrada e ci siamo problemi in caso di temporali con raffiche di vento».

Piergiacomo Bonaventi

Oltre i guardrail sacchi di indifferenziata, bottiglie di vetro e plastica, piccoli rifiuti e altro materiale. Non grandi ammassi, ma decine di mini discariche. Da tempo ormai il problema non sono più gli abbandoni nelle piazzole, grazie al sistema di videosorveglianza che la Provincia aveva avviato un anno fa, attivando una quindicina di telecamere. Lo stesso che protegge gli spazi di sosta della bretella della 591, la strada che collega la Serenissima con il casello della Brebemi. «Di fatto il problema si è spostato oltre i guardrail e lungo le strade di arrocco, dove quasi ogni giorno riceviamo segnalazioni di ingombranti, inerti di cantiere e elettrodomestici abbandonati – aggiunge il sindaco di Pandino Piergiacomo Bonaventi –: la manutenzione del verde andrebbe fatta entro poche settimane, per evitare l’inizio della stagione vegetativa».

Roberto Mariani

Roberto Mariani, presidente provinciale, replica: «La conformazione dell’infrastruttura in quel tratto, assimilabile a una viabilità autostradale, rende gli interventi di pulizia e sfalcio particolarmente complessi, poiché richiedono specifiche misure di sicurezza per gli operatori. L’ultima manutenzione è del 2023. Nei prossimi mesi ci sarà un nuovo intervento che comprenderà sia la raccolta dei rifiuti sia il taglio dell’erba». Poi distingue tra decoro e sicurezza stradale.

«La Paullese resta un’arteria sicura, e il nostro impegno è volto a migliorarne ulteriormente le condizioni di pulizia e manutenzione. Per quanto riguarda l’abbandono di rifiuti solidi urbani, ricordiamo che la competenza è condivisa: la Provincia si occupa della raccolta, mentre lo smaltimento spetta ai Comuni. Si tratta di una posizione consolidata nel tempo. Se il sindaco di Spino d’Adda desidera collaborare con noi per migliorare il decoro della strada, siamo disponibili. Altri Comuni hanno già attivato convenzioni, con risultati concreti. Un approccio condiviso e pragmatico può portare a un miglioramento più rapido ed efficace per tutti».

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