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SAN BASSANO. IL CASO

Tomba ‘sfregiata’, insulti rivolti al defunto

Una frase d’odio scritta a pennarello su un loculo del cimitero. S’indaga

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

07 Febbraio 2025 - 05:05

Tomba ‘sfregiata’, insulti rivolti al defunto

L’interno del cimitero di San Bassano

SAN BASSANO - Non si parla mai male di chi non c’è più. Il vecchio detto popolare, che fa leva più che altro sul buon senso, certo non ha fatto presa sull’anonimo che in questi giorni si è introdotto nel cimitero del paese e, armato di pennarello, ha scritto insulti irripetibili rivolti a un defunto sul suo loculo, che tra l’altro è lì da più di 15 anni.

Chissà che deve avergli fatto (nulla probabilmente, nda) per meritarsi una scorrettezza simile e generare una rabbia covata per tanto tempo, sfogata inspiegabilmente in un momento casuale, peraltro nel modo più stupido e grottesco possibile. Inutile dire che le reazioni nel borgo non hanno tardato ad arrivare, tra chi è rimasto semplicemente a bocca aperta, chi ha espresso disgusto e chi scandalo. Per quanto surreale, la vicenda non è stata presa sottogamba dal Comune, dai fedeli e nemmeno dall’Arma. C’è infatti da considerare che scrive ingiurie, qualunque esse siano, sulla tomba di un defunto commette il reato di vilipendio. E la legge a riguardo non è affatto tenera: il vandalo-profanatore rischia fino a tre anni di reclusione. Non è peraltro una novità, purtroppo, a San Bassano. Il precedente riguarda un disegno parodistico fatto con la bomboletta spray sulla nicchia di un altro ospite del camposanto.

LA SCRITTA

Riportare la citazione volgare non aggiungerebbe nulla alla storia e probabilmente darebbe soddisfazione all’autore, quindi si può soprassedere. Ma in quella scritta si nascondono alcuni elementi imporranti e interessanti: il primo, più che ovvio, è che il writer è certamente una persona che conosceva il defunto. E che lo stimasse poco è altrettanto scontato. E se il cerchio, nel piccola località di duemila anime sul Serio Morto, non fosse già abbastanza ristretto, c’è da aggiungere che la calligrafia, con quello stampatello incerto e curioso, è piuttosto particolare. Vero è che telecamere puntate sui sepolcri non ci sono (e nemmeno si possono avere per questioni di privacy), ma mettendo insieme tutti gli elementi si può dire che il profanatore con la passione per gli insulti sia sicuramente più rancoroso che furbo. In fin dei conti: un dispetto che va molto oltre il pessimo gusto, difficilmente un’azione studiata.

Anche nella tranquilla località, irrimediabilmente, è già partito il totonomi sull’autore del gesto. Ma una buona fetta di residenti, sia sul web che per strada, invita saggiamente alla calma: meglio lasciar fare alle forze dell’ordine, altrimenti si finisce per fare lo stesso gioco del vandalo e si scende al suo stesso livello.

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