09 Gennaio 2025 - 21:37
CALVATONE - Se il cronoprogramma sarà rispettato, solo a marzo 2027, a causa dei tempi burocratici, verrà aperto il ponte provvisorio Bailey sul fiume Oglio e potrà essere ripristinata la circolazione stradale, a senso unico alternato. Parole dell’ingegner Giulio Biroli, dirigente del Settore Infrastrutture Stradali della Provincia di Cremona, pronunciate nel tardo pomeriggio di oggi nella sala civica affollatissima di cittadini calvatonesi e di Acquanegra sul Chiese.
L’annuncio ha suscitato un notevole brusio e l’auspicio condiviso da più parti che si possa trovare un sistema per accelerare i tempi, che al momento non possono essere velocizzati perché manca una condizione di emergenza e non c’è un commissario, che possa scavalcare i passaggi degli appalti pubblici. Altro tema emerso con forza, quello della necessità di ristori economici alle imprese e ai lavoratori penalizzati dalla chiusura, avvenuta il 9 giugno 2023, del ponte in ferro.
L’incontro pubblico è stato introdotto dal sindaco e consigliere provinciale Valeria Patelli, affiancata dal sindaco di Acquanegra Monica De Pieri: «È giusto spiegare a che punto siamo arrivati. Chiedo fortemente alle Province di calendarizzare altri incontri per dar conto delle attività». Il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani ha ricordato che la sua amministrazione «si è insediata il 2 ottobre e subito ci siamo occupati del problema. Verremo a rendere conto dei tempi e delle novità».
Biroli, affiancato dall’ingegner Davide Pisana dell’ufficio tecnico provinciale, ha poi ripercorso tutto l’iter seguito, spiegando che dopo la chiusura della vecchia struttura «sono iniziate le interlocuzioni con i militari della Col di Lana». Biroli ha aggiunto che prima di giungere ai lavori serviranno indagini, studi e pareri: «La struttura costerà 2 milioni e 350mila euro, già trovati: 800mila dalla Regione e 750mila ciascuna dalle Province. L’impalcato sarà in legno e largo 3 metri e mezzo e verranno rifatte le pile in alveo».
Diversi gli interventi, unica la richiesta: fare prima del previsto. Ne hanno parlato il presidente della Provincia di Mantova Carlo Bottani, i consiglieri regionali Marco Carra e Matteo Piloni, il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, Enrico Tavoni e Alvaro Busi del comitato ponte, che hanno consegnato le 2mila firme raccolte tra i cittadini. Il vicepresidente della Provincia Luciano Toscani ha ribadito l’impegno per trovare una soluzione: «So bene, avendo vissuto la chiusura del ponte di Casalmaggiore, quello che state passando». Mariani ha anticipato che il tema dei ristori sarà trattato oggi in un ‘tavolo’.
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