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PIADENA DRIZZONA

Anc, inaugurato il cippo dedicato all’Arma dei carabinieri

La cerimonia ha riunito ai giardini pubblici autorità civili, militari e la cittadinanza: un’opera che rappresenta un tributo ai valori di dedizione, sacrificio e senso di appartenenza alla comunità

Davide Luigi Bazzani

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davideluigibazzani@gmail.com

15 Dicembre 2024 - 14:48

Anc, inaugurato il cippo dedicato all’Arma dei carabinieri

PIADENA DRIZZONA - Oggi, dalle 10, i giardini pubblici di Piadena Drizzona sono stati teatro di un evento carico di significato: l’inaugurazione del cippo dedicato all’Arma dei carabinieri e realizzato per volontà della sezione piadenese dell’Anc, guidata dal sottotenente Silvano Rosati, dal maestro Graziano Bertoldi. Un’opera che rappresenta un tributo ai valori di dedizione, sacrificio e senso di appartenenza alla comunità, incarnati da chi ha servito e continua a servire con onore. La cerimonia ha riunito autorità civili, militari e la cittadinanza.

Alla manifestazione hanno preso parte figure istituzionali, tra cui il sindaco di Piadena Drizzona, Federica Ferrari, il sindaco di Voltido, Giorgio Borghetti, e il consigliere comunale di Calvatone, Maurizio Ottoboni, in rappresentanza del sindaco Valeria Patelli. Era presente anche la vicaria del questore di Cremona, Adele Belluso, insieme ai rappresentanti delle sezioni dell’Anc di Piadena Drizzona, Casalmaggiore e Canneto sull’Oglio. La partecipazione delle associazioni locali, con i gonfaloni di Avis e Aido, guidate rispettivamente da Ezechiele Galetti ed Enrico Tavoni, e del gruppo di protezione civile Platina di Piadena, ha ulteriormente sottolineato il carattere corale dell’iniziativa.

Ad aprire la cerimonia è stato il carabiniere in congedo Fabio Solazzo: «Quest’opera non intende celebrare l'aspetto esteriore del carabiniere, ma ne esprime l'essenza: l'onore, la dedizione, il coraggio e il sacrificio. Questa scultura, nella sua semplicità, ha la forza di parlare direttamente al cuore di chi la osserva».

La cerimonia ha raggiunto un momento di profonda commozione con il ricordo dei caduti nell’adempimento del dovere. Le struggenti note del “Silenzio”, suonate dal trombettista Gianfranco Beretta, hanno accompagnato un momento di raccoglimento. A sottolineare la solennità dell’evento, due carabinieri in alta uniforme hanno affiancato il cippo durante tutta la cerimonia, mentre il picchetto d’onore è stato fornito dalla Compagnia Carabinieri di Casalmaggiore.

Lo scoprimento del cippo, a cura del sindaco Ferrari e e di Rosati, ha segnato uno dei momenti più emozionanti della giornata. Il maggiore Fabrizio Liberati, comandante della Compagnia dei carabinieri di Casalmaggiore, ha espresso il suo ringraziamento alla comunità e alle autorità presenti, sottolineando il valore simbolico del cippo: «Questo luogo diventa oggi un simbolo della vicinanza e dell’affetto che lega i carabinieri a questa comunità. La scultura, semplice e concreta, rappresenta i valori di fedeltà, coraggio e senso di giustizia che sono il cuore dell’Arma».

Ha poi elogiato il lavoro del maestro Bertoldi e la collaborazione tra Comune e Associazione Nazionale Carabinieri in congedo, evidenziando come questa sinergia abbia reso possibile la realizzazione dell’opera. «Grazie al loro impegno, oggi possiamo celebrare la nostra storia e i nostri valori con un simbolo tangibile, che testimonierà l’impegno dei carabinieri di ieri, di oggi e di domani».

Anche il sindaco ha preso la parola per esprimere gratitudine verso tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo monumento. Ha letto anche le parole di Rosati che spiegano il significato dell’opera, dedicata a tutti i carabinieri per ciò che hanno fatto, fanno e faranno per la collettività. Non solo: «È anche un omaggio ai nostri Caduti, che immolandosi hanno contribuito a fare grande la nostra Nazione».

Il cippo rappresenta un «saluto alla Bandiera», con la citazione delle parole incise sull’opera, tratte dal libro ‘Cuore’: «Se verrà un giorno in cui dovrò dare il mio sangue e la mia vita, darò il mio sangue e morirò, gridando al cielo il Tuo santo nome e mandando l'ultimo mio bacio alla Tua Bandiera benedetta». Ferrari ha aggiunto che «l'Arma dei carabinieri è per noi un esempio di rettitudine e fedeltà. Agli uomini e alle donne dell’Arma va tutta la nostra riconoscenza, che oggi celebriamo con questo monumento».

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