21 Novembre 2024 - 14:51
CREMONA - Il 21 novembre è il giorno in cui i carabinieri di Cremona celebrano la ricorrenza di Maria Virgo Fidelis, loro Protettrice, proclamata Celeste Patrona dell’Arma dei carabinieri l’8 dicembre 1949 da Papa Pio XII. La celebrazione si è svolta a Cremona, nella chiesa di Sant’Agata, alla presenza delle massime autorità provinciali e locali e dei labari dell’Associazione nazionale carabinieri e delle altre associazioni combattentistiche e d’Arma. Altre analoghe celebrazioni si terranno nel pomeriggio a Crema nella cattedrale di Santa Maria Assunta, con la Messa officiata dal vescovo Daniele Gianotti, e a Casalmaggiore, nella Chiesa di San Francesco.
Durante la funzione svoltasi a Cremona, don Irvano Maglia, parroco della chiesa di Sant’Agata, ha sottolineato nella propria omelia come l’esempio e la fede di Maria siano le fondamenta che aiutano le donne e gli uomini ad andare oltre il mero dovere, elevandoli ad un amore superiore verso gli altri. La Messa è stata impreziosita dalla suggestiva cornice musicale offerta dal professor Pietro Triacchini e dal coro degli studenti dell’Istituto Antonio Stradivari di Cremona, nonché dalla sublime vocalità della cremonese Marina Morelli, soprano di fama internazionale, che ha accompagnato i presenti nella solennità del testo dell’inno alla Virgo Fidelis.
Al termine della celebrazione, il comandante provinciale Paolo Sambataro ha preso la parola per un breve saluto istituzionale in cui ha ricordato l’eroismo dei carabinieri durante la difesa del caposaldo di Culqualber, di cui quest’anno ricorre l’83° anniversario. Era infatti il 21 novembre del 1941 quando, dopo mesi di strenua difesa ed estenuante lotta impari contro soverchianti forze, i carabinieri del primo battaglione e Zaptiè mobilitato si sacrificarono in una delle ultime cruenti battaglie in terra d’Africa. Per quel fatto d’armi, la bandiera di guerra dell’Arma dei carabinieri fu insignita della seconda medaglia d’oro al Valor militare.
Inoltre, in occasione della ricorrenza della Giornata dell’orfano, il colonnello Sambataro ha ricordato il prezioso ed imprescindibile supporto fornito dall’Onaomac, l’Opera nazionale di assistenza agli orfani dei militari dell’Arma dei carabinieri, Ente morale di natura privatistica fondato nel 1948 ed in prevalenza alimentato dallo spirito di corpo e dalla solidarietà degli stessi carabinieri.
L’Ente assiste circa 1.150 orfani di carabinieri accompagnandoli nel loro percorso di studio sino al conseguimento della laurea, nonché nella frequenza di corsi di formazione e qualificazione che ne possano consentire l’inserimento nel mondo del lavoro. A ciascuno di loro, l’Ente eroga un sostegno semestrale, distinto per fasce d’età, sino al compimento degli studi, oltre a numerosi riconoscimenti per gli elevati profitti conseguiti. Assistenza che invece, per quanto attiene agli orfani con disabilità, è a vita.
Il colonnello Sambataro ha concluso il proprio intervento augurando a tutti i carabinieri di operare sempre sotto la guida sicura del cuore di Maria Virgo Fidelis, esempio di amore, carità ed inclusione, affinché il loro agire, nella promessa rinnovata ogni giorno del Giuramento prestato, sia improntato a trasparenza d’intenti, integrità di condotte e rettitudine verso la comunità, fedeli al monito «Sii fedele sino alla morte».
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore