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ROBECCO D'OGLIO

Cento candeline per Adriana Bignardi

Ha festeggiato l’importante compleanno alla Fondazione "Casa di Riposo di Robecco d'Oglio" Onlus davanti a una bellissima torta e attorniata da nipoti e pronipoti, educatori e volontari

Antonella Bodini

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12 Ottobre 2024 - 09:55

Cento candeline per Adriana Bignardi

ROBECCO D'OGLIO - Cento anni per Adriana Bignardi che ha festeggiato l’importante compleanno alla Fondazione "Casa di Riposo di Robecco d'Oglio" Onlus davanti a una bellissima torta e attorniata da nipoti e pronipoti, educatori e volontari, la presidente della Fondazione Patrizia Ruggeri, il parroco don Giuseppe Ghisolfi, il sindaco di Robecco d’Oglio Marco Pipperi e gli altri ospiti della struttura. Nata il 12 ottobre 1924 è originaria di Robecco d’Oglio, dove ha sempre vissuto con la famiglia e i fratelli. In paese è famosa poiché fu una tra le prime donne, all’epoca, a laurearsi.

«Andava con l’amica di sempre Maria Vecchi in bicicletta a dare gli esami della facoltà di Lettere e Filosofia alla Cattolica di Milano – raccontano i famigliari – dove ha anche conosciuto il fondatore dell’università padre Agostino Gemelli». Nella scuola di Alfianello, dove entrambi lavoravano, ha conosciuto il marito Giovanni Bertot, scomparso qualche anno fa. Dopo il pensionamento del marito si trasferì a Sanremo dove divenne direttrice scolastica. Da sempre appassionata di filosofia e opere teatrali, le piace anche molto cantare, ascoltare musica e ama le buone conversazioni.

«Non le è mai piaciuto il frastuono dei festival – continuano i nipoti - ma piuttosto le pièce teatrali delle quali spesso decanta brani e battute particolari, così come, non di rado, recita poesie. Ricorda con piacere i momenti passati in Liguria e le giornate limpide in cui dalla terrazza del suo appartamento poteva ammirare il giardino dell'Hotel Royal».

Adriana ed il marito, non hanno avuto figli, amavano molto viaggiare e insieme sono stati in diversi luoghi, tra cui San Pietroburgo e Israele, mete piuttosto insolite e non così semplici da raggiungere come al giorno d’oggi. La neo centenaria è stata anche consigliera dell'amministrazione della Fondazione dove tutt'ora è ospitata sotto il mandato del sindaco Amedeo Pagani. Di recente ha visitato, insieme ai familiari, la tomba del cugino partigiano Calisto Sguazzi a Cornalba, dove lo stesso era stato intercettato dai soldati tedeschi e ucciso.

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