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CAORSO: L'IMPRESA

Quattro ragazzi, una zattera di fortuna... e una grande avventura

Isnenghi, Brusadin, Carboni e Minotti sono arrivati a Roncarolo stamattina dopo 24 ore di navigazione no stop, mentre domani trascorreranno il Ferragosto tra Castelvetro e Cremona. Destinazione: Bacucco di Chioggia, sul Delta del Po

Elisa Calamari

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14 Agosto 2024 - 15:19

Quattro ragazzi, una zattera di fortuna e una grande avventura

CAORSO - Sono arrivati a Roncarolo di Caorso stamattina, accaldati ed esausti dopo 24 ore di navigazione no stop, mentre domani trascorreranno il Ferragosto tra Castelvetro e Cremona per poi attraversare anche gli altri tratti fluviali del Cremonese. Procedono ad una velocità di circa 3 chilometri all’ora «perché la corrente quest’estate proprio non c’è» e ne devono percorrere ben 350 per raggiungere il punto d’arrivo che hanno cerchiato sulla mappa: Bacucco di Chioggia, sul Delta del Po. Protagonisti dell’insolita avventura a bordo di una zattera interamente costruita con materiale di scarto, tenuta a galla da 540 bottiglie di plastica legate fra loro, sono quattro giovani brianzoli.

Giovanni Isnenghi di 34 anni, Fabio Brusadin di 35, Marco Carboni di 35 e Giordano Minotti di 33 si conoscono dai tempi della scuola ma oggi vivono in Paesi diversi (due di loro si sono trasferiti a Londra e Tolosa) dunque il viaggio improvvisato sul Grande Fiume durante la pausa dal lavoro è anche l’occasione per trascorrere di nuovo un po’ di tempo insieme. C’è un precedente: «Dieci anni fa avevamo intrapreso un viaggio simile, senza tuttavia arrivare al Delta – spiegano –. Ci abbiamo riprovato otto anni fa facendo il pezzo mancante. Stavolta, nel decennale di quella prima avventura, tenteremo di fare tutto il percorso. L’obiettivo è anche sensibilizzare sull’importanza del riciclo, dell’ecologia. Non a caso la zattera è fatta con materiali di scarto. E poi volevamo anche vedere com’è cambiato il fiume nel frattempo».

Sono partiti lunedì dal Ponte della Becca (Pavia) e contano di arrivare alla foce tra il 23 e il 24 agosto. A Roncarolo sono stati accolti dagli amici del circolo ‘La Tana’ che hanno subito preparato un aperitivo rifocillante, poi i ragazzi hanno tracciato un primo bilancio: «Rispetto al passato manca totalmente la corrente e dunque il viaggio è più difficile. Speriamo di incontrarla dopo la conca di Isola Serafini, dove arriveremo nelle prossime ore. Il Po è purtroppo più sporco, ci sono più zanzare e naturalmente c’è molto più caldo. L’accoglienza lungo il percorso, invece, è immutata. Ed è anche per questo che abbiamo deciso di tornare. Lungo il fiume ci sono realtà e persone bellissime, si tratta un po’ di un omaggio a queste località».

I brianzoli raccontano la loro avventura attraverso la pagina Instragram ‘4uominiinzattera’ e chi volesse ammirare la loro imbarcazione senza motore fai-da-te potrà cercarli domani a Castelvetro (pensano di fermarsi al ‘Secondo baracchino’) o a Cremona, dove contano di fare un giro in centro storico e magari di assistere alla processione di Brancere. Con loro sulla zattera c’è una tenda che montano per la notte e una chitarra, per spezzare con la musica il silenzio del buon vecchio Eridano. La loro sembra una vacanza strana e molto faticosa, ma a giudicare dai sorrisi... non si sono affatto pentiti.

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