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IL TRASPORTO SOTTO LA LENTE

Il report su bus e autocarri: «La svolta green è lontana»

Nel 2023 in provincia 189 nuove targhe merci e solo 4 ‘radiali’. Veicoli vecchi e il gasolio domina

24 Luglio 2024 - 10:58

Il report su bus e autocarri: «La svolta green è lontana»

CREMONA - La chiamiamo ‘la radiale’, e siamo gli unici al mondo. Altrove si dice ‘autobus’, ‘navetta’, ‘bus’ in tutte le salse. Ma il nome è pur sempre un nome, e una rosa avrebbe sempre lo stesso profumo anche se non si chiamasse ‘rosa’, come qualcuno ha scritto. Stiamo parlando tutti della stessa cosa: circolazione su mezzi pubblici. Stiamo parlando, cioè, dell’alternativa al rituale del prendo la macchina, cerco parcheggio (se lo trovo), faccio benzina. Rituale improponibile per molti cremonesi e italiani che hanno comunque bisogno di spostarsi, nonostante la patente scaduta o mai presa e nonostante il senso di responsabilità ambientale; o magari nel tentativo di sfuggire alla noia di dare la caccia al parcheggio introvabile.

Quanto sta investendo la provincia di Cremona sui mezzi pubblici e su quelli adibiti a trasporto merci? Qualche risposta è arrivata nelle scorse ore grazie ai dati dell’Osservatorio Continental, che da quattro anni si occupa di analizzare e relazionare i macro trend su questi segmenti del trasporto. A livello nazionale, stiamo andando – si può dire – a tutto gas: è crescita dappertutto, con un +45,8% (a prescindere dalla capienza del mezzo), vale a dire 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. Cremona, in questo senso, non si ferma; ma sceglie di marciare in seconda, non in quinta.

Le nuove immatricolazioni di autobus sono solo 4; comunque, una in più di quelle del 2022. Neanche la svolta ecologica tanto acclamata appare così rampante: il gasolio, in provincia di Cremona, domina il mercato, con un 95,4% di mezzi alimentati con quel carburante sul totale. Peraltro, il trend sembra essere in leggera discesa. Leggero aumento di mezzi a metano (e si arriva al 4,1%) mentre negli ultimi mesi, in tutta la provincia, sono mancati all’appello immatricolazioni con alimentazione ibrida ed elettrica.


Poche scintille anche sul tema della classe energetica. Nel 2023, la Lombardia ha mostrato di saper gestire una transizione verso le classi energetiche meno inquinanti, che sono le classi Euro 4, 5 e 6. Considerando tutti i veicoli lombardi di queste tre classi, arriviamo a un bel 74,4% sul totale, con gli Euro 6 al 40,3%. A Cremona, invece, si continua a inquinare. Considerando le nostre ‘radiali’ più virtuose (classi Euro 4, 5 e 6), si arriva ad una quota 53,1%, a circa 20 punti percentuali sotto il dato lombardo. Gli Euro 6 sono solo il 19,4%, e sono sempre meno: -4% nel 2023, contro il dato lombardo in crescita. Molto più presenti sono, invece, le ‘radiali’ Euro 3, nonostante l’impatto sull’inquinamento: sono il 21,4% del totale, con un aumento dello 0,6%.


Per concludere, anche il termometro delle età segnala che non stiamo benissimo: la classe più rappresentata di autobus si colloca nella fascia 20/30 anni (25%). Nel capoluogo cremasco il 33,7% dei veicoli ha più di 20 anni (il 6,1% è nella fascia tra 30 e 40), mentre il 30,2% ne ha meno di dieci. Tuttavia, le buone notizie ci sono: se le ‘radiali’ rallentano, ci accelerano autocarri. Il territorio cremonese si è conformato alla media nazionale e lombarda. Nella nostra provincia, le classi migliori degli autocarri, nel loro insieme, raggiungono quota 66,7%; con l’Euro 6, la più ecologica, che arriva al 33,6%. Mezzi moderni, dunque, e amici dell’ambiente. Di contro, diminuiscono i mezzi più inquinanti: la classe più rappresentata nella parte bassa della classifica è l’Euro 3, con una quota del 14,2% (in calo di un punto percentuale).

In questo senso, abbiamo seguito l’esempio della Lombardia: anche in quel caso, la maggior parte dei veicoli è di classe 4 o superiore, e costituisce il 67,8% della totalità degli autocarri circolanti. L’Euro 6 è in testa con un buon 35,6%. E sembra che la regione stia progressivamente rinunciando a impiegare le classi più basse, dalla 0 alla 3; anche se, per ora, le diminuzioni sono timide. Nel 2023, il calo è stato ponderabile, e ha assestato il numero di autocarri inquinanti al 31,9%. Tutta salute per l’ambiente.


I nostri autocarri sono anche più moderni dei nostri autobus. Negli ultimi anni, Cremona, come il resto della Lombardia, si è attivata per rinnovare i suoi mezzi: il 21,7% degli autocarri, nel 2023, aveva un’età compresa tra i 5 e i 10 anni; in generale, quindi, la fascia di autocarri sotto i 10 anni rappresenta, oggi, il 42,5% del totale, mentre gli autocarri senior (ossia quelli con più di 30 anni d’età) sono solamente il 3%. Bene anche la Lombardia: tra gli autocarri lombardi, la maggior parte ha tra i 5 e i 10 anni d’età (26,3%). I veicoli sopra i 20 anni sono il 13,5% e quelli sotto i 10 anni il 49,2%.

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