18 Luglio 2024 - 14:19
CASALMAGGIORE - Persone in attesa all’esterno, alla base della scala, nelle sale interne, tanti bambini a rompere solo un poco la compostezza generale con la loro vivacità. Da oggi Palazzo Abbaziale, come anticipato, si è trasformato nell’ambasciata in trasferta del Ghana, per il disbrigo delle pratiche burocratiche legate ad esempio ai passaporti e ai visti. E della possibilità hanno approfittato in tanti: «Per ora abbiamo 400 iscritti e pensiamo di poter andare avanti sino a domenica sera», ci spiega il principale promotore dell’iniziativa, Samuel Appiah, presidente dell’associazione ghanese di Casalmaggiore, in città da nove anni, dopo averne trascorsi 18 a Bergamo.
«Abbiamo invitato la nostra ambasciata a venire a visitare Casalmaggiore e domani arriveranno tre ministri. Grazie a don Claudio Rubagotti, alla Polizia locale, ai carabinieri e al nostro sindaco Filippo Bongiovanni che mi hanno aiutato tanto. E grazie ai miei colleghi. Abbiamo ricevuto un grosso sostegno».
Oggi era presente anche Michael Acquah, presidente di Cogna, Council of Ghanian National Association in Italy, che sta per Consiglio delle associazioni nazionali dei ghanesi: «Qui oggi l'Ambasciata di Roma sta facendo i servizi door to door. Tutta la comunità ghanese intorno a Casalmaggiore può partecipare, prendendo un appuntamento, per poter rinnovare i passaporti, fare i visti, fare anche documentazione e attestazione che servono per la questura e la prefettura. Qui a Casalmaggiore abbiamo una comunità piuttosto grande ma sono arrivati connazionali giunti appositamente da diverse parti del nord Italia per fare i documenti. Diversamente dovrebbero tutti andare a Roma. Quindi per noi è un servizio importante perché per andare a Roma ci sono costi enormi per i trasporti, magari con una famiglia di cinque o sei persone. Invece così abbiamo la vicinanza dell’Ambasciata e di questo siamo contenti e siamo grati».
Circa cento persone al giorno sono previste sino a domenica. «Parliamo di Lombardia, come Brescia, Mantova, ma anche Emilia Romagna, come Parma, Reggio Emilia, Modena. L’idea è continuare fino a domenica. Chi fa i turni di lavoro fa fatica ad andare a Roma, mentre l’opportunità creata qui rende più semplice per tutti coloro che abitano al nord fare le documentazioni necessarie».
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