17 Luglio 2024 - 18:46
Giovanni Zavattoni e Luigi Bongiorni
MONTICELLI/CAORSO - «Nessuna irregolarità? E allora come mai l’ufficio scolastico regionale l’ha trasferito nonostante avesse chiesto di restare?». All’indomani della notizia del trasferimento del preside Gianluca Freda (a Gattatico di Reggio Emilia) a parlare, replicando duramente alle accuse lanciate su queste colonne dal dirigente stesso, è il sindacalista Giovanni Zavattoni della Cgil: «Quello di Freda è un atteggiamento che si commenta da solo. Riferisce di una presuna cricca di potere che si sarebbe unita per danneggiarlo, ma ognuno ha semplicemente agito in base al proprio ruolo: i genitori hanno fatto i genitori, i docenti hanno fatto i docenti e il sindacato ha fatto ciò che fa abitualmente un sindacato e cioè difendere i lavoratori, segnalando le eventuali anomalie che riscontra. Anzi, in questo lungo periodo, al contrario di quel che sostiene il preside, si è cercato di mediare. È stato lui a fare qualcosa di mai visto prima: spaccare la scuola, che ora dovrà essere ricostruita a partire dalla dirigenza».
Freda nel suo ‘j’accuse’ ha parlato di numerose innovazioni apportate, ma secondo Zavattoni la famosa introduzione dell’inglese potenziato è avvenuta non seguendo la procedura regolare «tanto che l’ufficio scolastico ha dovuto sanare la cosa, altrimenti illegittima». Dice poi di un uso anomalo del sito istituzionale «diventato quasi un blog personale con circolari che puntualmente venivano smentite poi dai fatti». E infine i provvedimenti disciplinari assunti nei confronti di alcuni docenti: «In un caso ha deciso lo spostamento di plesso di un insegnante perché definito ‘ostruzionista’ – dice Zavattoni –, mentre i genitori hanno raccolto 101 firme per chiedere che rimanesse. Questo a mio avviso è abuso di potere».
Freda, al contrario, dice di essere stato vittima di «azioni persecutorie» e «diffamazioni» con tanto di frasi ed episodi specifici. Il sindacalista replica: «Se è così, faccia denunce nelle opportune sedi. Io però penso dovrebbe fare un bagno di umiltà, rendendosi conto che si poteva evitare di arrivare a questo punto seguendo invece un percorso più conciliante. A perderci sono stati il territorio, i docenti anche storici che se ne sono andati, gli alunni». Dura anche la replica dell’Amministrazione comunale di Caorso, chiamata in causa da Freda in relazione al duplice ruolo di Roberta Battaglia: sindaco e insegnante delle elementari.
A parlare è in questo caso l’assessore all’Istruzione, Luigi Bongiorni: «Roberta non ha mai sovrapposto i due ruoli e anzi sa scinderli perfettamente. Parlare di conflitto d’interessi è ridicolo perché in vent’anni questo problema non c’è mai stato. Ogni discussione o decisione che ha riguardato l’ambito scolastico, inoltre, è sempre stata presa in accordo con il resto della giunta, senza interferire con la didattica. In questo delicatissimo anno il Comune ha sempre cercato di mediare e tranquillizzare le famiglie, non ci siamo mai espressi con pareri pro o contro. Certo è che, a fronte di segnalazioni di problemi e richieste quasi quotidiane, non abbiamo potuto fare finta di nulla. I problemi sono nati quindi all’interno della scuola, ma sono poi ricaduti anche sull’Amministrazione».
Infine, conferma quanto già detto da Battaglia in merito all’evento ‘Candle night’, organizzato pochi giorni prima della fine della campagna elettorale e al quale hanno preso parte gli altri due candidati alla fascia tricolore: «Nessun invito è mai arrivato all’Amministrazione comunale e al sindaco – dice Bongiorni –, abbiamo anche cercato attentamente sulle varie caselle di posta».
S.E.C. Spa – Divisione Commerciale Publia : P.IVA 00111740197
Via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona : Via Cavour, 53 - 26013 Crema : Via Pozzi, 13 - 26041 Casalmaggiore