07 Aprile 2024 - 17:49
GUSSOLA - Che il nome di Angelo Bergamonti rappresenti ancora – a distanza di oltre mezzo secolo — un punto di riferimento per tanti appassionati, lo dimostra la partecipazione enorme che ha fatto registrare oggi il 53° Bergamonti Day. «Non abbiamo ancora i conti esatti, ma almeno 1000 moto c’erano», ha detto Claudio Bonaldo, il presidente del Motoclub organizzatore, intitolato al grande pilota gussolese.
Lo stesso Bonaldo, all’arrivo dei tantissimi partecipanti al monumento, intorno alle 12.40, ha dato il benvenuto «a tutti i motociclisti, giunti da tutta Italia. Conosciamo il pilota e anche la persona che era Angelo. Sappiamo che ha fatto storia. Oggi lo ricordiamo, siamo qua per lui, la famiglia con lui, il suo ex meccanico e amico Guido è qui, ci sono moto che hanno preso parte alla storia di Angelo. Abbiamo il Motoclub Misinto, gemellato con noi. Lui cadde in pista, ha dato l’anima e il cuore per le moto, e per i risultati che ha avuto è ricordato nei libri e nella storia. Per noi è come se oggi Angelo fosse qui, con la sua corona, il suo alloro, la sua vittoria, perché è sempre stato un numero uno».
Il sindaco Stefano Belli Franzini ha ringraziato «il motoclub, il presidente Bonaldo e Giuseppe Pietralunga che l'ha preceduto, tutti coloro che in questi anni hanno preservato e portato avanti il nome di Angelo e l'hanno ricordato questo giorno. Per Gussola sicuramente è il giorno più importante, ma è un giorno importantissimo anche per il motociclismo italiano. Angelo si è fatto da solo, ha lavorato con tenacia e lo spirito di voler migliorarsi sempre di più».
Hanno poi preso la parola il presidente del Motoclub di Misinto, Gino Bortoletto: «Ringrazio la moglie di Angelo, Rosa, e le figlie, Laura e Marina, che incontriamo sempre volentieri. Un grazie al motoclub di Gussola. Sono onorato che il nostro motoclub sia intitolato ad Angelo, grande uomo e grande pilota. Non l’ho conosciuto personalmente, ma attraverso i racconti dei soci fondatori ho imparato a conoscere i suoi valori morali e le sue numerose imprese».
A seguire il saluto del sindaco di Misinto Matteo Piuri: «Quando si viene a Gussola, se sei un motociclista, un po’ ci si ricarica. E questo è il risultato della condivisione, bellissima parola che qui si applica in concreto». Anche Laura Bergamonti ha salutato tutti: «Per me è stato un grande uomo, un grande corridore, un grande papà e voi mi ricordate che non potrà mai mancare perché sarà sempre qui». Dopo la benedizione da parte di don Roberto Rota, l’accensione della Paton e della Aermacchi 408 guidate da Bergamonti, prima del rombo di saluto e la partenza per il giro in pista al Cremona Circuit.
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