23 Febbraio 2024 - 16:55
PIZZIGHETTONE - Stavolta all’autore dell’ennesima discarica abusiva sembra essere andata male: grazie alle telecamere di lettura targa presenti sul territorio, infatti, è stata individuata l’auto dalla quale sono state scaricate diverse lastre in amianto, rinvenute pochi giorni fa lungo una sterrata che costeggia il fiume Adda, di fronte alla spiaggia della Manna. Non rifiuti qualsiasi, bensì materiale pericoloso che per legge necessita di adeguato smaltimento. Ecco perché, una volta che verrà confermata l’identità del trasgressore, per lui potrebbero scattare una sanzione amministrativa fino a seimila euro ma anche accertamenti di natura penale.
La polizia intercomunale, guidata da Roberto Castaldi, ha tempestivamente attivato le indagini richieste dal Comune di Pizzighettone. «Sono stati incrociati due elementi: una segnalazione circa un modello di auto notata in zona – spiega il sindaco Luca Moggi – e una targa registrata dalla nostra telecamera ocr in una fascia temporale corrispondente. Elementi che combaciavano e che hanno così permesso di risalire alla vettura e di conseguenza al suo proprietario. Non è di Pizzighettone, ma non vive troppo distante. Chiaramente al momento non è stato possibile accertare chi guidava l’auto e chi dunque ha materialmente scaricato l’eternit, le indagini non sono del tutto chiuse. Ma le telecamere senza dubbio sono state cruciali».
L’autore del gesto potrebbe dover rispondere non solo di abbandono di rifiuti pericolosi (sanzione che va da 600 ad appunto seimila euro) ma anche di trasporto di rifiuti pericolosi senza autorizzazione, reato per il quale è prevista pure una sanzione fino a 26mila euro oltre alla confisca del mezzo. Insomma, un conto decisamente salato. Al quale si aggiungerebbe il fatto che al trasgressore verrebbero imputati i costi di rimozione, smaltimento dell’amianto e ripristino ambientale dell’area.
Non è la prima volta che a Pizzighettone la videosorveglianza ha permesso di dare la svolta ad indagini scovando i colpevoli: a novembre erano stati infatti identificati gli autori di scritte e disegni osceni lasciati sui muri della scuola media, ma anche una persona entrata abusivamente nel cantiere del nuovo asilo dove era stato vandalizzato il mezzo d’opera della ditta incaricata. Ancora prima, gli occhi elettronici erano serviti per indagini dei carabinieri volte ad incastrare gli autori di furti in zona. Come riferito nei giorni scorsi, il Comune intende partecipare ad un bando di Regione Lombardia per implementare ulteriormente la rete di videosorveglianza.
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