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Antenne Vodafone all'acquedotto: «35mila euro di affitti non pagati», il caso in Tribunale

L’ufficio ragioneria ha emesso un decreto ingiuntivo per recuperare la cifra degli interessi di mora e degli interessi legali. La società di telefonia si è opposta e così sarà un giudice a decidere chi ha ragione

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

20 Febbraio 2024 - 12:29

Antenne Vodafone all'acquedotto: «35mila euro di affitti non pagati», il caso in Tribunale

L'acquedotto di Bozzolo con l'antenna Vodafone

BOZZOLO - Sarà un giudice del tribunale di Mantova a decidere se Vodafone dovrà corrispondere al Comune di Bozzolo quasi 35mila euro di affitti non pagati, per gli anni dal 2020 al 2023, per l’utilizzo dell’acquedotto come luogo dove sono state posizionate le antenne per i cellulari. Il contratto era stato stipulato tra le parti il 22 novembre 2016, con la durata di nove anni dal primo maggio 2017 al 30 aprile 2026 per un affitto annuo di 8mila e 500 euro.

Successivamente alla stipula del contratto, Vodafone ha chiesto la riduzione del canone di locazione alla luce di nuove leggi del Codice delle telecomunicazioni. L’amministrazione comunale e gli uffici, non hanno ritenuto applicabili gli articoli richiamati al contratto stipulato con Vodafone, in quanto il canone di affitto è frutto «di libera contrattazione tra le parti». L’ufficio ragioneria ha emesso un decreto ingiuntivo per recuperare 34.826,50 euro frutto dell’affitto, degli interessi di mora e degli interessi legali. La società di telefonia si è opposta e così sarà un giudice a decidere chi ha ragione. Il comune è difeso dall’avvocato Domenico Bezzi di Brescia.

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