27 Gennaio 2024 - 18:33
Un croissant in foto d'archivio
ROMANENGO - È stata prodotta nello stabilimento dell’azienda Fbf Spa, che fa parte del Gruppo Bauli e ha sede in paese, la partita di croissant della Conad ritirati dal mercato. Nei giorni scorsi, sono stati gli stessi direttori dei supermercati, che fanno capo alla cooperativa bolognese, a provvedere a ritirare dagli scaffali le confezioni di brioche. Sia quelle all’albicocca, sia quelle al cioccolato, oltre che vuote e alla crema pasticcera. Un intervento messo in atto dopo aver ricevuto la comunicazione da parte della casa madre. Conad ha anche allertato la propria clientela, con una esplicita comunicazione diffusa sui propri canali online. «Tutti coloro che fossero in possesso di una confezione dei suddetti prodotti — spiega — sono invitati a riportarla in qualsiasi punto di vendita Conad, che provvederà alla sostituzione oppure al rimborso».
Si tratta di confezioni di cornetti con il marchio della società bolognese. E a seguito della segnalazioni relative alla presenza di materiale estraneo sulla superficie, Conad si è vista costretta a ritirarli dal commercio. Questi cornetti, come detto, vengono prodotti nello stabilimento cremasco. E vengono poi rimarchiati per la società cooperativa emiliana. Online sono stati pubblicati i lotti di produzione che sono stati ritirati, o comunque per i quali i clienti sono stati invitati alla restituzione. Sono quelli all’albicocca da 300 grammi EAN 8003170046160, i classici da 240 grammi EAN 8003170004153, quelli con il ripieno di crema al cioccolato, 300 grammi EAN 8003170046177, e con la crema pasticcera, 300 grammi EAN 8003170021433.
Il compito di aggiornare i consumatori, su questi periodici richiami di prodotti alimentari, spetta anche al ministero della Salute, che ha approntato un portale apposito. Solo in queste prime settimane del nuovo anno, scorrendo il sito ministeriale, si leggono decine di alimenti segnalati per possibili rischi. Prodotti richiamati per «rischio chimico», oppure «microbiologico». In altre circostanze è stato verificato un pericolo per la salute dovuto alla «presenza di allergeni».
Lungo l’elenco delle aziende o delle catene di vendita, con molti dei principali marchi italiani. Un servizio di controllo e informazione che è fondamentale per la salvaguardia della salute pubblica. C’è stato anche un caso di una ditta dolciaria il cui prodotto era stato inizialmente richiamato per il rischio salmonella, ma era stato poi rimesso sul mercato dopo successive e più approfondite analisi che avevano fornito rassicurazioni. Il provvedimento era stato dunque revocato.
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